Oggi pomeriggio si giocano gli ottavi di finale della Coppa di Russia, e analizziamo tutte e tre le partite in programma: Anzhi-Zenit san Pietroburgo, Krylya Sovetov-Lokomotiv Mosca e Krasnodar-Orenburg.
Lo Zenit ha vinto la scorsa edizione della Coppa di Russia, competendo uno splendido percorso, concluso con un successo per 4-1 sul CSKA Mosca in finale. La difesa del trofeo -cominciata con una vittoria per 5-0 sul Tambov, nello scorso mese di settembre – prosegue ora contro l’Anzhi Makhachkala. Il club di San Pietroburgo è in testa alla classifica della Russian Premier League, a pari punti con lo Spartak Mosca, e dovrebbe essere protagonista di una prestazione brillante anche nelle prossime ore. Dopo alcune difficoltà iniziali, dovute alla necessità di sopperire alla partenza di Hulk e alla necessità di trovare nuove soluzioni offensive, lo Zenit si è scatenato: ha segnato addirittura quarantuno gol nelle ultime tredici partite ufficiali.
La vittoria ottenuta nel derby di domenica scorsa contro il CSKA ha ridato fiducia alla Lokomotiv, che però sta complessivamente disputando un campionato non straordinario e può sfruttare la Coppa nazionale per provare a inseguire con maggiore continuità risultati importanti, all’altezza della storia di un club così glorioso. La squadra allenata da Yuri Semin non segna moltissimo, ma è abbastanza solida in fase difensiva e potrebbe ben figurare contro il Krylya Sovetov, formazione che ha pochi calciatori di qualità, si trova sul fondo della classifica della Russian Premier League e deve pensare soprattutto a inseguire una difficile salvezza.
Nel corso degli ultimi anni, l’FK Krasnodar ha saputo avviare un progetto tecnico interessante ed è quasi sempre riuscito a ottenere risultati importanti. L’unico vero momento di difficoltà è arrivato nella fase iniziale di questa stagione, ma è stato prontamente superato: la staffetta in panchina tra Oleg Kononov – che, un mese e mezzo fa, ha rassegnato le proprie dimissioni – e Igor Shalimov si è rivelata positiva per questa squadra. L’Orenburg, invece, è in crisi: reduce da quattro sconfitte nelle ultime sei partite ufficiali disputate, si presenta con poca fiducia al match in programma nelle prossime ore, dal quale uscirà presumibilmente battuto.