Preoccupa il silenzio di Sinner: allarme rosso

In principio si era pensato che a fare da partner a Jannik Sinner, una volta cadute tutte le restrizioni legate alla sua sospensione, sarebbe stato Matteo Berrettini. Anche lui si trovava a Montecarlo, avendo rinunciato all’Atp di Monaco di Baviera, per cui sembrava scontato che i due tennisti si organizzassero al fine di allenarsi insieme.

Sinner
Preoccupa il silenzio di Sinner: allarme rosso (AnsaFoto) – Ilveggente.it

E invece, qualche ora dopo, abbiamo scoperto che ad attendere il numero 1 in campo non c’era il martello romano, ma un altro suo caro amico. È stato Jack Draper a fargli da sparring in occasione del suo ritorno sui campi “ufficiali”, lo stesso britannico insieme al quale ha giocato il doppio e che conosce da tanto, da ancor prima che iniziasse la sua scalata al trono del ranking Atp. I due ragazzi sono più che colleghi e quanta stima ci sia tra loro emerge chiaramente dalle dichiarazioni che Draper ha rilasciato in seguito agli allenamenti con Jannik.

“Quando la gente mi chiede un parere su di lui dico la verità in ogni circostanza – queste le parole del nativo di Londra – Penso che sia una persona davvero gentile e sincera, e soprattutto un giocatore incredibile”. “Sono sicuro che sia estraneo a tutta la vicenda – ha aggiunto, riferendosi ovviamente alla questione del Clostebol – ma è così che va la vita: a volte capitano degli errori. Come mi sento per lui? Penso sia importante che le persone sappiano quanto lui sia di buon cuore, un uomo splendido. Non merita assolutamente tutto l’odio che sta ricevendo“.

Sinner non ha detto una parola: ecco perché

C’è un però. La stampa lo ha incalzato, per ovvie ragioni, sul tema, chiedendo ripetutamente a Jack come abbia visto l’amico Jannik, se lo stesso fosse in forma o se, invece, la lontananza dal campo lo avesse in qualche modo stravolto.

Draper
Sinner non ha detto una parola: ecco perché (AnsaFoto) – Ilveggente.it

“Jannik è costante e gioca alla grande – ha osservato – Ha avuto un po’ di tempo libero, certo, ma il suo livello è ancora incredibile. Potrà essersi arrugginito in qualche momento di gioco, ma non fa che migliorare di giorno in giorno. Più punti giocavamo, più mi accorgevo di quanto stesse migliorando”. Non una parola, tuttavia, su quello che è stato, su quello che, tra qualche ora, si sarà lasciato alle spalle. Si spera, per sempre.

Non abbiamo parlato molto, a dire il vero – ha detto Draper, rispondendo alle domande della stampa – lui in campo è sempre molto professionale. Del resto se è il numero 1 al mondo ci sarà un motivo”. Un silenzio che potrebbe sembrare assordante, quasi preoccupante. Ma che agli occhi chi, come Jack, lo conosce, è assolutamente normale.

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