Serbatoio vuoto per Berrettini: l’amara confessione prima di Madrid

Mutua Madrid Open al via, ma Matteo Berrettini ha un gran problema da risolvere: il serbatoio è vuoto, non si mette bene per il martello romano.

Il timore più grande era che fosse costretto a saltare anche il Masters 1000 di Madrid. Aveva rinunciato a partecipare all’Atp di Monaco di Baviera per non sforzare troppo il piede destro, che gli aveva causato qualche fastidio di troppo a Montecarlo, e non sapevamo, effettivamente, se si trattasse di un problema di lieve entità o meno.

Berrettini
Serbatoio vuoto per Berrettini: l’amara confessione prima di Madrid (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Era così, per fortuna, tanto è vero che Matteo Berrettini è presto volato alla volta della Spagna. Dovrebbe esordire nella giornata di venerdì, ma si sta già allenando per riprendere il ritmo dopo la brevissima sosta post Rolex Masters. Il sorteggio del tabellone principale lo ha spedito nella parte bassa del main draw, in compagnia di Lorenzo Musetti e di Novak Djokovic. Non resta che capire, a questo punto, se saprà adattarsi alla superficie madrilena in tempi record così come aveva fatto nel Principato di Monaco.

E poi c’è un’altra variabile che non possiamo non prendere in considerazione, alla vigilia del debutto del martello romano alla Caja Magica. Del resto è stato proprio lui, alla vigilia dell’inizio ufficiale del torneo, a lasciarsi sfuggire quest’amarissima dichiarazione che ha allungato delle ombre, per forza di cose, su questa avventura in terra spagnola.

Che risveglio per Berrettini: la rivelazione del campione

Matteo ha pubblicato sul suo profilo social il nuovo spot girato per uno dei suoi sponsor, ovvero Illumia. Ha raccontato la sua routine mattutina, per cominciare, rivelando sostanzialmente di essere un dormiglione e di fare non poca fatica, ogni giorno, per svegliarsi e per alzarsi.

 

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Fin qui non ci sarebbe nulla di strano o di preoccupante: il problema deriva semmai da quello che ha detto subito dopo. “È veramente raro che io mi svegli la mattina, a meno che non abbia un day off, con quell’energia che magari ti aspetteresti. Spesso guardo il tempo e penso di avere ancora 10 minuti, poi cominciano ad essere 7, 5, e mi capita di arrivare in ritardo, anche se non mi ritengo un ritardatario cronico”.

Speriamo allora, soprattutto dopo questa dichiarazione, che il serbatoio di Berrettini sia di nuovo bello pieno e che il martello romano non sia in riserva. Perché sarebbe un problema, sì, se arrivasse in ritardo in campo, ma lo sarebbe ancor di più se vi arrivasse – cosa che, conoscendolo, non sarebbe possibile – senza le energie necessarie per affrontare un altro appuntamento così tosto.

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