Incognite e dubbi assalgono Jannik Sinner e non solo in prossimità dell’inizio ufficiale degli Internazionali d’Italia: lo scenario è incerto come non mai.
All’indomani della notizia relativa al fatto che Jannik Sinner avesse trovato un accordo con la Wada, Carlos Alcaraz si era limitato a fare spallucce. E a dire, in parole povere, che l’assenza del suo principale antagonista non lo toccava minimamente. Che non gli faceva né caldo e né freddo. Salvo poi ritrattare, due mesi più tardi, una volta resosi conto che la sospensione al numero 1 del mondo aveva cambiato, eccome, il suo percorso.

“Mi ha ucciso”: erano state queste, in seconda battuta, le parole del campione spagnolo, che non questa frase intendeva riferirsi al fatto che l’assenza di Jannik lo aveva caricato di una pressione e di una responsabilità che, ad un certo punto, non era più stato in grado di reggere. Lo ha toccato e anche tanto, in definitiva, la lontananza di Sinner dal campo e dal circuito maggiore.
Se in un primo momento, però, Alcaraz ha gestito malissimo questa situazione del tutto inaspettata, adesso sembra tornato in sé. Alla sola vista dell’amata terra rossa si è come destato dopo un lungo sonno e ha ricominciato a giocare nel modo che lo ha reso celebre e fortissimo. Ha trionfato in quel di Montecarlo, ha fatto benissimo anche a Barcellona e adesso è proiettato verso il Masters 1000 di Madrid. L’appuntamento più avvincente, però, sarà nella capitale del Bel Paese.
L’ultima parola spetta a Sinner
A Roma Carlitos avrà modo, probabilmente, di confrontarsi di nuovo con il numero 1 del mondo, che tornerà in campo giusto in tempo per gli Internazionali d’Italia.

E solo a quel punto scopriremo, pertanto, se la lunga assenza sia riuscita o meno a nuocere, cosa di cui in tanti sono effettivamente persuasi, al campione di San Candido. Sono tante le incognite che entreranno in gioco in quel momento. Molte delle quali riguardano Sinner, certo, ma anche il suo amico e rivale Alcaraz. Perché il suo equilibrio, in fin dei conti, è precario e lo abbiamo sempre saputo. “A Miami ho toccato il fondo”, ha detto a tal proposito, qualche ora fa, il leader spagnolo, confermando la sua “instabilità”.
Che siamo curiosi di scoprire, a questo punto, come reagirà al ritorno del suo principale competitor. Jannik riuscirà a destabilizzarlo, o stavolta il fenomeno di Murcia sarà in grado di andare dritto per la sua strada senza che nessuno lo turbi e disturbi? In tutta onestà, non vediamo l’ora di poter dare una risposta a questi interrogativi che ci portiamo dietro già da svariate settimane.