Matteo Berrettini, ecco cosa ha deciso di fare il tennista romano, in vista del Masters 1000 di Madrid, alla luce del suo problema al piede destro.
La data del 5 maggio sarà cruciale. Fondamentale. Anche quella del 15 aprile, però, lascerà il segno. A partire da ieri, infatti, Jannik Sinner è un uomo “libero”. Libero di allenarsi dove preferisce. Fino al giorno prima, invece, non poteva. Una piccola svolta, insomma, il primo step di un graduale ritorno alla normalità, al termine del quale tireremo, tutti insieme, un gran ben sospiro di sollievo.

Potrebbe andare dappertutto, ma il numero 1 del mondo deve aver pensato che non ci fosse posto migliore di Montecarlo per ricominciare a lavorare sul campo da tennis. Ed è proprio lì, in Costa Azzurra, che il team si è ricompattato: Simone Vagnozzi è rientrato e anche Darren Cahill è di nuovo al fianco del suo pupillo, dopo la pausa in Australia e qualche giorno a Cannes all’insegna del golf. Ci sono anche, ovviamente, il preparatore atletico Marco Panichi, che si è “goduto” Jannik per tutto il periodo della sospensione, e Ulises Badio, il fisioterapista, nonché Alex Meliss, il social media manager che racconterà sui social, almeno si presume, il “ritorno alla vita” del campione altoatesino.
A un tiro di schioppo da tutti loro c’è, poi, un’altra stella del firmamento tennistico azzurro. Parliamo di Matteo Berrettini, reduce da una campagna monegasca che non si è conclusa come il romano meritava, ma che deludente non è stata di certo. Il finalista di Wimbledon 2021 si è regalato una vittoria di lusso, quella contro il secondo miglior tennista al mondo, ossia Sascha Zverev.
Berrettini, che onore: amici e rivali
Berrettini ha lasciato il Country Club con un problema al piede destro rispetto al quale non abbiamo avuto alcun aggiornamento, una volta calato il sipario sulla sua esperienza monegasca. C’è un dettaglio, però, che può essere letto come un possibile risvolto.

Potrebbe trattarsi di una mera suggestione, ma la Gazzetta dello Sport scrive che ci sono buone possibilità che Matteo e Jannik si allenino insieme, nel Principato di Monaco. Sinner ha bisogno di un partner e Montecarlo, in questo momento, è semideserta. La maggior parte degli avversari è sparpagliata tra Monaco di Baviera e Barcellona, quindi l’ipotesi dell’amico-rivale rappresenterebbe, in effetti, la soluzione ideale. Tanto per il numero 1 quanto per il romano, giacché a Berrettini di certo non farà male allenarsi con il fenomeno indiscusso del momento.
Certo è che se Matteo è a Montecarlo, allora vuol dire che il problema era solo passeggero e che l’azzurro è già pronto, per fortuna, a rimettersi in gioco. Ha rinunciato al BMW Open, ma a questo punto non dovrebbe essere in dubbio, di contro, la sua partecipazione al Masters 1000 di Madrid. E chissà che confrontarsi con Sinner non possa permettergli di accarezzare il sogno di una vita.