Matteo Berrettini, l’hanno vista tutti durante la settimana del Masters 1000 di Montecarlo: era riuscito a nasconderla benissimo.
Due cose gli sono mancate in occasione del derby azzurro a Montecarlo: la fiducia in sé e la grinta. Cose che avevamo invece visto in dosi massicce, 48 ore prima, mentre giocava contro Sascha Zverev. Sono state due partite diametralmente opposte in tutti i sensi, perciò, quelle che Matteo Berrettini ha disputato contro il tedesco prima e contro il suo connazionale Lorenzo Musetti poi.

La sensazione generale è che il romano fosse come smarrito, agli ottavi di finale. Non solo non è riuscito a tenere testa al suo avversario ed amico carrarino, ma non è mai neanche entrato in partita. Il punteggio, in questo senso, e con esso le statistiche legate ai suoi errori e ai suoi vincenti, è tutt’altro che bugiardo. Il che nulla toglie, ad ogni modo, a tutti i progressi che Matteo, questo non lo si può assolutamente negare, ha fatto negli ultimi mesi. Il numero 2 del mondo non lo ha certo battuto per caso, ecco.
Il timore, in questo momento, è legato più che altro alla situazione del piede. Sul finire del match Berrettini ha richiesto un medical time-out, lamentando un dolore non meglio specificato all’arto che era, oltretutto, già fasciato. Benché il tennista si sia affrettato a sottolineare che la sconfitta non sia riconducibile a questo problema, resta da capire se lo stesso possa in qualche modo influire sugli appuntamenti che verranno o meno.
Berrettini, è uscita allo scoperto: non ne sapevamo nulla
“Non do la colpa al piede – ha detto in conferenza stampa – Ero lento di testa e poco acceso. Purtroppo è successo anche se mi sarebbe piaciuto riuscire a cambiare l’attivazione mentale ma non sono riuscito. Si vede che non ho preparato bene la partita di testa e non mi è salita la giusta adrenalina. Una volta lì non sono riuscito a svoltare e quindi sembrava che io servissi piano, che la mia palla non facesse male. Ma il fatto è che l’avversario oggi (giovedì, ndr) è stato molto bravo e solido”.
matteo si è tatuato la coppa davis sulla gamba pic.twitter.com/VHo4y1peDr
— g 🇦🇺🐨| I MET JAN (@jannik_of) April 10, 2025
Durante il medical time-out è successa un’altra cosa ancora. Quando Berrettini ha levato il calzino perché si potesse procedere al trattamento, un dettaglio inaspettato è subito balzato all’occhio degli spettatori.
Nessuno l’aveva ancora vista, ma Matteo si è tatuato la Coppa Davis sulla caviglia. Sempre coperta com’è dal calzino, non ce n’eravamo accorti. Un segno indelebile sulla sua pelle, il giusto tributo ad un’impresa che per lui, più che per chiunque altro al mondo, ha rappresentato il coronamento di un sogno.