Sghignazza Sinner: Berrettini amico vero

Gongola Jannik Sinner, Matteo Berrettini gli ha fatto un gran bel regalo: l’alleanza azzurra, adesso possiamo dirlo, funziona alla grande.

Di chance ne ha avute tante. Tantissime. Ma ha sprecato, contro ogni pronostico, perfino l’ultima. Alexander Zverev non era del tutto spacciato: poteva ancora sperare di raggiungere Jannik Sinner e addirittura di superarlo, prendendosi il trono del ranking Atp. Non ci è riuscito, però. Neanche la sua amata terra rossa gli ha reso la vita facile.

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Sghignazza Sinner: Berrettini amico vero (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Considerando gli ottimi risultati che il tedesco ha sempre collezionato sul mattone tritato, in pochi credevano che Matteo Berrettini potesse essere in grado di batterlo. E il primo set, in effetti, sembrava dare loro ragione. Fino a che, ad un certo punto, non è venuta fuori la voglia, mattissima, che il martello romano aveva di vincere. Lo abbiamo visto fare cose inimmaginabili, aggiudicarsi uno scambio da 48 colpi senza sbagliare una sola virgola. E, alla fine, ha meritato di vincere e di ottenere il pass per gli ottavi di finale del Masters 1000 di Montecarlo.

Una vittoria importantissima, non solo in termini logistici, ma soprattutto per l’umore del finalista di Wimbledon 2021. Berrettini è di nuovo sulla cresta dell’onda: nelle ultime settimane ha giocato come quando era un top ten e questo ci fa ben sperare circa i traguardi che potrebbe raggiungere in questa stagione, che a breve sarà quasi giunta al giro di boa. Ma c’è un altro motivo ancora per cui la sconfitta rifilata a Zverev è così importante.

L’alleanza funziona: Berrettini salva Sinner

Battendo il numero 2 del mondo sulla terra rossa del Principato di Monaco, infatti, Matteo ha dimostrato di essere un amico vero. Eliminando Zverev dal torneo ha “protetto”, in qualche modo, il suo fidato connazionale altoatesino.

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L’alleanza funziona: Berrettini salva Sinner (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Adesso che Zverev ha perso la possibilità di mettere in tasca i 1000 punti in palio a Montecarlo, non c’è più speranza, per lui, di salire sul tetto del mondo. Potrebbe ancora vincere a Monaco di Baviera e a Madrid, sì. E si avvicinerebbe a Jannik, ma non così tanto da poterlo superare matematicamente in classifica. Niente da fare, dunque: l’ennesima occasione malamente sprecata.

A questo punto, è ufficiale: Sinner tornerà in campo a Roma senza che nulla sia cambiato, da re indiscusso della classifica mondiale. Né Zverev e né tanto meno Alcarazche ha ammesso, anzi, che l’assenza di Jannik l’ha “ucciso” perché gli ha messo addosso troppa pressione – sono riusciti a sfruttare quella che era una chance irripetibile. E Sinner, dall’alto della sua casa a Montecarlo, sarà lì, a ridersela di gusto e a pensare a come “sdebitarsi” con l’amico Berrettini.

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