Matteo Berrettini parte con un vantaggio di non poco conto nel Masters 1000 che si gioca in Costa Azzurra: è questo il vero motivo.
Sono lontani i tempi in cui Matteo Berrettini stazionava nelle retrovie del ranking perché concretamente impossibilitato a giocare. Il periodo più buio della sua carriera è finalmente alle spalle e ora come ora non è troppo lontano dal tornare in zone della classifica decisamente più adatte al suo talento e ai suoi standard.

Si è già ripreso la top 30, avendo centrato tre quarti di finale nell’ultimo mese e mezzo, ma essere il numero 27 al mondo (scartando i punti di Marrakech, che ha deciso di non difendere, perderà però 6 posizioni) potrebbe non bastargli. Il martello romano rivuole la top ten e la parentesi rossa, che sta ufficialmente per entrare nel vivo, rappresenta un’occasione ghiottissima per l’ex sesto miglior giocatore della classifica Atp. Anche perché sul mattone tritato ha sempre, soprattutto lo scorso anno, fatto faville. Che sia in procinto di tornare, dunque, ai piani alti del ranking? Non lo escludiamo.
Certo è che il Masters 1000 di Montecarlo sarà, in questo senso, determinante. Ci permetterà di capire se sulla terra rossa possa avere le stesse opportunità che ha avuto fino a questo momento sul cemento o se, invece, come dice l’AI, il tempo per prepararsi al cambio di superficie sia stato insufficiente. Fermo restando che, quello è oggettivo, la campagna rossa di Matteo partirà con un vantaggio di non poco conto.
Caccia grossa al Country Club: Matteo non ha niente da perdere
Berrettini scarterà sì i punti vinti lo scorso anno a Marrakech, ma la buona notizia è che, nelle settimane a seguire, non avrà nient’altro da perdere. Nel vero senso della parola.

A Montecarlo, lo scorso anno, fu sconfitto all’esordio, motivo per il quale non portò a casa nessun punto dalla tappa nel Principato di Monaco. Anche una sola vittoria al Country Club, dunque, sarebbe oro colato per il finalista di Wimbledon 2021. Più in generale, comunque, gli basterà vincere 3 partite per rientrare in top 30 e frenare l’emorragia di punti dovuta al fatto che ha rinunciato all’idea di difendere il titolo conquistato 365 giorni fa in Marocco.
Un’eventuale semifinale lo proietterebbe direttamente al 26esimo posto del ranking Atp, mentre nel caso centrasse la finale conquisterebbe la 22esima piazza. Una vittoria lo farebbe volare, infine, al 17esimo gradino della classifica mondiale. E se anche a Montecarlo non dovesse andare troppo bene, le chance di tornare in alto non sono finite: nel 2024 non giocò né a Madrid né a Roma, per cui è verosimile che, a fine giugno, possa essere più su di dov’è adesso.