Sinner, è tutta un’altra storia: epilogo inaspettato

Jannik Sinner, è giunto il momento di vuotare il sacco e di raccontare tutta la verità: la nuova versione ha letteralmente scioccato i tifosi.

Quando Matteo Berrettini ha annunciato di avere aperto le porte del suo team ad Umberto Ferrara, sapeva già benissimo a quali polemiche e contestazioni sarebbe andato incontro. In tanti disconoscono il valore – e forse anche l’esistenza – delle secondo occasioni, perciò ai loro occhi era sembrato incomprensibile il fatto che il romano, tra tanti, avesse scelto proprio lui.

Sinner
Sinner, è tutta un’altra storia: epilogo inaspettato (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Quello stesso preparatore atletico che, qualche mese prima, aveva messo nei guai – o almeno così si pensava – il numero 1 del mondo. Secondo la versione dei fatti sin qui circolata, l’errore, poi degenerato nella squalifica per doping, sarebbe stato commesso a monte proprio da Ferrara. E invece no. A un anno di distanza dal patatrac, l’ex membro del team di Jannik Sinner ha ben pensato di vuotare il sacco e di raccontare, cosa che ci siamo chiesti sempre tutti, cosa fosse realmente accaduto a Indian Wells.

La sua ricostruzione dei fatti è assai diversa da quella sulla quale ci siamo sempre basati, ragion per cui va da sé che Ferrara, con le sue parole, abbia rimesso un po’ tutto in discussione. Ha aspettato che la storia arrivasse ad un dunque, però, prima di aprire bocca e di parlare. “Era giusto attendere la pronuncia degli organi competenti”, ha detto il preparatore atletico alla Gazzetta dello Sport, aggiungendo di aver “subito un grave danno alla mia reputazione personale e professionale“.

Sinner, la nuova versione ribalta la precedente

Secondo la prima versione dei fatti, sarebbe stato lui, in California, a consegnare al collega Giacomo Naldi, fisioterapista dell’azzurro, la pomata che ha poi inguaiato Jannik, vale a dire il Trofodermin. Uno spray che Ferrara conosce bene, in barba a quanti hanno sempre affermato che fosse grave che lui per primo non ne conoscesse gli effetti potenzialmente nocivi.

Ferrara e Naldi
Sinner, la nuova versione ribalta la precedente (AnsaFoto) – Ilveggente.it

“Lo utilizzo da anni in quanto prescritto dal medico specialista quale farmaco di supporto per una patologia cronica – ha spiegato alla Gazzetta dello SportEro perfettamente consapevole del divieto e l’ho sempre custodito con massima cautela, nel mio beauty personale”. Lo portò con sé anche negli Stati Uniti: poteva averne bisogno. “Non ho consegnato nulla a Naldi – ha però aggiunto subito dopo – gliene ho suggerito l’utilizzo poiché aveva un taglio a un dito che non cicatrizzava e rendeva complicato il suo lavoro”.

“Fui molto chiaro nel comunicare a Naldi la natura del prodotto e la necessità che per nessuna ragione dovesse entrare in contatto con Jannik. Infatti ne ho consentito l’uso solo all’interno del mio bagno personale. Naldi non ha negato di essere stato informato, ma ha detto di non ricordare”. Le responsabilità maggiori, insomma, almeno a suo dire, le avrebbe proprio il fisioterapista. “Con il senno di poi è facile dire che non rifarei le stesse cose. Sicuramente – la “botta” all’ex collega – non farei più affidamento sul comportamento altrui. Mi ha fatto soffrire la superficialità – ha concluso – a volte aggravata dalla malafede, con cui molte persone hanno trattato la mia posizione all’interno della vicenda”.

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