Così Matteo Berrettini ha sorpreso tutti prendendo una decisione abbastanza controversa: lo ha fatto per questo motivo, tutta la verità.
Il nome di Matteo Berrettini è di nuovo, da qualche settimana a questa parte, sulla bocca di tutti. E non ci eravamo più abituati, per la verità, considerando che il martello romano, per via dei continui stop&go, era ormai praticamente fuori dai radar. Qualcuno sapeva bene, però, che come giocatore era tutt’altro che finito. Che le possibilità che tornasse in sella erano alte, altissime.

Aveva ragione chi ipotizzava, dunque, che presto sarebbe ricomparso. Che avrebbe ricominciato a giocare come giocava una volta. I primi segnali incoraggianti si erano visti sul finire dello scorso anno, in Coppa Davis, ma è sui tornei che si sono disputati sin qui sul cemento che ha dato il meglio di sé, Lo abbiamo visto rifiorire giorno dopo giorno, fino a tornare quasi, o comunque giù di lì, quello che era un tempo. Adesso, manco a dirlo, tutti attendono con gran trepidazione di rivederlo in azione sulla terra rossa.
L’impressione è che The hammer abbia trovato un suo equilibrio e che il team, così com’è composto in questo momento, sia perfetto per le sue esigenze. Al timone c’è il coach Alessandro Bega, che c’era già quando Berrettini ha rotto con Francisco Roig. Ha affidato la sua preparazione atletica, invece, ad un professionista che i tennissofili del Bel Paese conoscono molto bene: Umberto Ferrara, noto per essere stato uno dei membri del team del numero 1 del mondo.
Berrettini contro tutti: le ragioni della sua scelta
Ferrara è stato allontanato dall’entourage di Jannik Sinner per la vicenda doping, ormai stranota. Non era mai intervenuto, in merito, ma adesso che il cerchio si è chiuso ha ritenuto doveroso raccontare la sua verità. Lo ha fatto approfittando di un’intervista alla Gazzetta dello Sport, nell’ambito della quale ha affermato, sostanzialmente, che la responsabilità di quanto accaduto è solo di Giacomo Naldi.

Al di là di questo, si ricorderà bene come Berrettini sia stato accusato per aver scelto, tra tanti, proprio il preparatore che poco prima aveva “inguaiato” – o almeno questo si pensava – il campione altoatesino. Infischiandosene, di fatto, di tutto il “contorno”. E quando gli è stato chiesto se queste critiche lo avessero sorpreso, ha risposto così: “Assolutamente no, dal momento che le critiche sono pervenute da quelle stesse persone (giornalisti e non solo) che hanno trattato con superficialità la vicenda. Matteo si è documentato e ha preso le decisioni che ha ritenuto migliori“.
Una scelta che al momento al pagato, ma che non ha ancora cancellato del tutto, dal canto di Ferrara, la delusione derivante dal trattamento ricevuto. “Ho dovuto constatare che qualcuno ha scelto di attaccare la mia persona, riportando fatti e circostanze in modo superficiale – le sue parole – ignorando deliberatamente il contenuto della sentenza del Tribunale Indipendente, che ha ben determinato dinamiche e responsabilità individuali”. E speriamo solo che anche lui, come Berrettini, riesca presto a voltare pagina e a lasciarsi tutto alle spalle.