Sinner e Alcaraz, chi la fa l’aspetti: quel momento è già arrivato

Guai in vista per Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: hanno fatto presto ad esultare, le cose si stanno mettendo molto male per i due campioni europei.

Nulla è per sempre. Men che meno le carriere sportive. Quelle, ahinoi, sono destinate a durare troppo poco, benché a volte si speri intensamente che certi campioni non invecchino mai. Ma purtroppo così è la vita e i campioni, anche quelli più forti in assoluto, non sono eterni. Non lo sono i calciatori e non lo sono, naturalmente, neppure i tennisti.

Sinner e Alcaraz
Sinner e Alcaraz, chi la fa l’aspetti: quel momento è già arrivato (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Ne sanno qualcosa Roger Federer e Rafael Nadal, che sono usciti di scena di recente ma che mai, per ovvie ragioni, avrebbero voluto farlo. E lo sa bene anche Novak Djokovic, sebbene la sua perfetta forma fisica e la sua forza di volontà suggeriscano che il momento del suo ritiro sia ancora molto lontano. Al netto di questo, non si discute il fatto che l’ex numero 1 serbo non sia più quello di un tempo. E che, alla luce di questo, sia stato sorpassato, come noto, dagli esponenti della nuova generazione.

Il riferimento, per chi non lo avesse colto, è a Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, i due giovani talenti del circuito Atp che sono riusciti a mettere in discussione la sua leadership e a sottrargli la corona di re indiscusso del ranking mondiale. Se è vero, però, che ride bene chi ride ultimo, anche i due campioni europei farebbero bene a mettere in conto quello che presto potrebbe succedere.

Ride bene chi ride ultimo: Sinner e Alcaraz nei guai fino al collo

A mettere in guardia l’azzurro e lo spagnolo è stato proprio il loro “nemico” giurato, vale a dire Nole. Il pluricampione Slam, in un’intervista rilasciata al Masters 1000 di Miami, ha sollevato in effetti un problema che potrebbe riguardarli da vicino.

Djokovic
Ride bene chi ride ultimo: Sinner e Alcaraz nei guai fino al collo (AnsaFoto) – Ilveggente.it

“Fonseca? Se ne sta parlando molto da diversi mesi e lui senz’altro merita questa attenzione. È un giocatore potente e completo, ha tutti i colpi e può crescere tanto, ma ciò che colpisce è la sua capacità di trarre il meglio di quello che ha nei momenti delicati di una partita. Ma non è l’unico giovane che si sta imponendo, pensiamo a Mensik, a Tien. Non so nemmeno come chiamarla, questa new new new generation, ma di certo busserà alla porta di Sinner e Alcaraz nei prossimi anni“.

Chi la fa l’aspetti, sembra voler dire Djokovic, che quest’anno è tornato in campo con l’intenzione di dimostrare che non tutto è perduto. Che qualche cartuccia da sparare ce l’ha ancora e che è perfettamente in grado di essere competitivo come lo è stato in passato.

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