Festa grande per Daniil Medvedev: anche senza essere fisicamente in campo, Jannik Sinner gli ha dato una grandissima mano.
Diciamoci la verità: Carlos Alcaraz non è stato troppo sincero quando, qualche giorno fa, gli è stato chiesto se l’assenza di Jannik Sinner fosse per lui un vantaggio. Lo spagnolo se ne è diplomaticamente uscito con un “Non cambia nulla” che non ha convinto neanche un po’ quanti si sono imbattuti nelle sue dichiarazioni.

Soprattutto perché lui, nello specifico, potrebbe trarre un gran bel beneficio dal fatto che il numero 1 del mondo sia fermo ai box per il motivo che tutti, ormai, conosciamo. La possibilità che l’iberico possa incamerare punti utili per sorpassarlo, fosse anche una settimana prima del suo rientro in campo, sono concrete, per cui è scontato, in realtà, che la lontananza di Sinner possa rappresentare per lui una sorta di trampolino di lancio.
E poi c’è Daniil Medvedev, che in tutta onestà è stato molto meno diplomatico del collega Alcaraz. Anche il russo, come il fenomeno di Murcia, è stato interpellato in merito all’assenza di Jannik, con la differenza che lui ha rilasciato delle dichiarazioni molto più “oneste” e sincere. Perché non ha avuto il coraggio, probabilmente, di fingere che quanto accaduto per effetto del noto caso Clostebol non abbia avuto – e non avrà – alcuna ripercussione sul ranking e sull’andamento dei tornei.
Quando Sinner non c’è l’aspirante numero 1 balla
Medvedev non ha fatto alcun giro di parole, insomma, quando gli è stato spiegato come stesse vivendo le conseguenze della squalifica inflitta a Jannik per effetto dell’accordo da lui raggiunto con la Wada.

La sua assenza, ha detto, “favorisce non solo me ma letteralmente tutti i tennisti del circuito”. “Nel complesso l’assenza di Sinner – ha aggiunto subito dopo, per meglio argomentare la sua teoria – che probabilmente ultimamente vince un torneo su due, forse anche un po’ di più, è sicuramente favorevole in termini di risultati per tutti nel circuito, non solo per me, letteralmente per tutti. Allo stesso tempo, visti i miei ultimi risultati, non mi preoccupo tanto di Jannik Sinner, perché negli ultimi tornei non l’ho nemmeno affrontato perché non sono andato abbastanza lontano nei tornei per arrivarci”.
Poi si è riallacciato alle dichiarazioni del collega iberico. “Mi piace quello che ha detto Carlos Alcaraz, secondo cui la cosa più importante è guardare se stessi, provare a fare quello che si sa fare meglio, vincere le partite. Se giochi contro Sinner cerchi di vincere, se giochi contro qualcun altro cerchi di vincere, e questa è la cosa più importante“.