Rivelazione choc su Sinner: addio al tennis

Rivelazione choc su Sinner: l’attuale numero uno al mondo ha rischiato di lasciare il tennis. Ecco le parole del presidente

Attuale numero uno al mondo, con la possibilità, per le qualità tecniche ha dimostrato fino al momento, di diventare uno dei più vincenti della storia di questo sport. Ed è italiano, cosa che non era mai successa. Jannik Sinner è l’orgoglio di un popolo intero e, nonostante dovrà stare fermo tre mesi – meno di tre mesi, adesso – rimarrà come sappiamo anche il numero uno della classifica Atp.

Primo piano Binaghi
Rivelazione choc su Sinner: addio al tennis (Lapresse) – Ilveggente.it

Sappiamo benissimo che nel corso della sua gioventù è arrivato un momento in cui ha deciso di cambiare sport, passando dagli scii, che dalle sue parti andavano di moda, alla racchetta. Scelta migliore, anche grazie all’aiuto dei genitori che così come lo stesso Sinner ha raccontato non gli hanno mai imposto nulla, non ci poteva essere. Anche se Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha rivelato un retroscena clamoroso.

Rivelazione di Binaghi su Sinner: tutto clamoroso

“A 11 anni – ha svelato il numero uno del tennis italiano – quando ancora era indeciso tra sci e tennis, come tutti i migliori Under 12 d’Italia Jannik venne invitato dalla Federtennis ai centri estivi. Arriva a Serramazzoni, ma dopo pochi giorni chiama casa e chiede ai genitori di andarlo subito a prendere. Non mi fanno fare niente perché non parlo bene l’italiano, si lamenta. Poi tutto è stato risolto. Stavamo per commettere un omicidio tennistico! E sarebbe stato da ergastolo…”.

Sinner esulta
Rivelazione di Binaghi su Sinner: tutto clamoroso (Lapresse) – Ilveggente.it

Insomma, se quella chiamata fosse stata presa velocemente dai genitori staremmo qui a parlare di qualcosa di diverso. Tutta colpa di una lingua che Sinner non ha mai nascosto di parlare meglio dell’italiano. Ma nel merito, una volta, ha anche risposto alle “insinuazioni” in questo modo: “Mi sono sempre sentito italiano e sono molto orgoglioso di esserlo: a 7 anni facevo i campionati di sci coi ragazzini italiani, a 14 in Liguria i miei compagni erano italiani. Ma poi, noi parliamo il nostro dialetto tedesco, ma anche in Sicilia parlano un dialetto che nelle altre parti d’Italia non capiscono, no?”. Più chiaro di così sarebbe stato davvero difficile. 

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