Jannik Sinner, l’inaspettata rivelazione è arrivata all’indomani dell’accordo con la Wada: la verità che ha raccontato capovolge la situazione.
L’accordo che Jannik Sinner ha stretto con la Wada avrebbe dovuto sancire l’epilogo, finalmente, della vicenda Clostebol. A giudicare dal chiacchiericcio che ancora persiste attorno alla figura del numero 1 siamo ben lontani, però, dalla fine del caso che ci ha tenuti con il fiato sospeso fino alla scorsa settimana.

Lo dimostra il fatto che tutti continuino a parlarne e che, ancora oggi, le polemiche tengano banco. Se, nei giorni scorsi, molti addetti ai lavori, tra cui gli stessi colleghi del giovane di San Candido, hanno inteso dire la loro su come il campione altoatesino abbia deciso, alla fine, di mettere un punto a questo brutto capitolo della sua carriera, a prendere la parola è stata, stavolta, Rennae Stubbs.
L’ex tennista australiana ha dedicato ampio spazio, nell’ultima puntata del suo podcast, all’affaire Sinner, soffermandosi sul modo in cui l’Agenzia mondiale antidoping ha gestito il caso. Non si è risparmiata: ha aspramente criticato la Wada, dicendo delle cose molto forti che nessuno, fino a questo momento, aveva avuto il coraggio di dire.
Sinner, la verità sulla Wada: non le ha mandate a dire
Ha aperto la sua dissertazione con una riflessione cruciale: “Il tennis è lo sport più controllato al mondo – ha detto la Stubbs, introducendo l’argomento del giorno – Parlo con i giocatori della Wnba e della Nba e so che non vengono mai controllati. Mai. Non vengono mai testati tranne quando vanno alle Olimpiadi”.

“Dobbiamo ascoltare con attenzione cosa ha detto Aryna Sabalenka negli ultimi due giorni, ovvero che pensa essenzialmente di avere tanta paura che ciò che è successo a Jannik Sinner possa accadere di nuovo a lei – ha aggiunto l’ex tennista, ricollegandosi alle dichiarazioni della tigre bielorussa – Poi invece ci sono altre persone che escono sui social o in interviste e dicono che lo sport non è pulito. Non lo capisco. Leggete il materiale, la documentazione. Leggete quello che hanno detto e comprendete l’intero processo di Jannik Sinner prima di fare questi commenti”.
“C’è così tanta ambiguità in ciò che dice la Wada – ecco l’affondo finale – Ha vinto due tornei del Grande Slam e tu vuoi sospenderlo adesso? Avresti dovuto, nel caso lo ritenessi, agire tempo fa. È imbarazzante. E mi dispiace per lui perché tutti dicono che è una cosa che ora gli conviene. Beh, non proprio. È colpa della Wada per aver messo se stessa e lui in questa situazione“.