Gratta e vinci, l’incasso è immediato e c’è sempre e comunque: ecco tutto quello che devi sapere, ne rimarrai sorpreso.
Ipotesi e congetture lasciano il tempo che trovano, quando si parla di gioco d’azzardo. In questa dimensione non v’è nulla di certo, nulla che si possa prevedere o anche solo sospettare. Le vincite sono un caso fortuito e non c’è alcun piano, elaborato dalla dea bendata, che si possa in qualche modo sventare.

– Ilveggente.it
C’è una sola ed indissolubile certezza, a monte di tutto ciò. Sì, perché in mezzo ad un mare di dubbi e di scetticismo, per la verità, un incasso assicurato c’è. E no, non ci riferiamo a quello dello Stato, che naturalmente ha il suo tornaconto personale per quanto riguarda il Superenalotto, i giochi ad estrazione e i tanto amati Gratta e vinci. Ci riferiamo, bensì, al guadagno che tutte queste lotterie portano nelle tasche di coloro i quali fanno da intermediari tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e gli aspiranti milionari.
Se vi siete chiesti, almeno una volta nella vita, quanto guadagnino i tabaccai dalla vendita di ogni singolo biglietto della lotteria istantanea, bene: sappiate che siete capitati nel posto giusto e che qui troverete finalmente la risposta a qualunque dubbio che vi abbia attanagliati fino a questo momento. Una premessa, però, è doverosa: la risposta a questo interrogativo è assai diversa da quella che, con ogni probabilità, vi aspettereste.
Gratta e vinci, l’incasso è assicurato: è tutto nero su bianco
Iniziamo col dire che, anche a fronte del biglietto più costoso, i titolari delle tabaccherie e delle ricevitorie autorizzate percepiscono solo ed esclusivamente l’8% del prezzo di costo del Gratta e vinci. Percentuale che non include, oltretutto, l’IVA.

C’è un mito, però, che è bene sfatare in questa sede. Non è vero, come si pensa, che una grossa vincita realizzata con un biglietto della lotteria istantanea porti nelle casse del tabaccaio denaro a volontà. La verità, infatti, è che in queste circostanze, purtroppo, non cambia assolutamente nulla. Se anche un giocatore dovesse vincere 6 milioni di euro con un tagliando comprato presso la propria attività, il titolare non percepirebbe un centesimo in più di quello che gli spetta da regolamento.
La sola speranza, a questo punto, è che il neo Paperone, come accaduto qualche volta in passato, faccia un regalo alla persona che gli ha venduto il biglietto e che gli ha consegnato in mano, di fatto, un vero e proprio tesoro. In caso contrario, dovrà farsi bastare quell’8%.