Berrettini non ne può più: ribellione inaspettata

Decisione drastica per Matteo Berrettini: il tennista romano ha deciso di invertire la rotta e niente sarà più com’è stato fino ad oggi.

Equilibrio. Transizione. Pazienza. Liberazione. Sono queste le parole chiave che hanno scandito gli ultimi mesi di Matteo Berrettini, un tennista che in tanti credevano finito ma che ha dimostrato, in questi giorni, di poter essere, invece, ancora incredibilmente competitivo. E non solo perché ha battuto, cosa per nulla semplice, la sua bestia nera, Novak Djokovic, ma perché ha ritrovato la continuità e la lucidità mentale per fare bene nei punti che contano.

Berrettini
Berrettini non ne può più: ribellione inaspettata (AnsaFoto) – Ilveggente.it

C’è un abisso tra il tennista insicuro e scoraggiato che saltuariamente scendeva in campo lo scorso anno e quello che, in questo 2025, sta giocando ogni punto come se fosse un Championship point. Sembra di rivedere, per certi versi, quel martello in versione deluxe che, nell’ormai lontano 2021, aveva agguantato nientepopodimeno che la finale di Wimbledon 2021. Il che non può che farci piacere, soprattutto alla luce di tutti gli infortuni e i guai che ha dovuto lasciarsi alle spalle per poter ottenere, oggi, questo strabiliante risultato.

Ma non è finita qui, naturalmente. Berrettini vuole dimostrare tanto altro ancora, una cosa su tutte: di non essere bravo solo ed esclusivamente sull’erba, sebbene questa superficie resti indubbiamente quella che meglio si sposa con il suo stile di gioco e con i suoi colpi rapidi e potenti. Quello che ha detto alla Gazzetta dello Sport ci fa capire che è giunta l’ora, per lui, di chiudere con il passato e di inaugurare una fase completamente nuova della sua carriera.

L’erba di Berrettini non è più così verde

Dopo aver raccontato al quotidiano sportivo quali emozioni abbia provato dopo aver battuto il mitico Nole, Berrettini ha parlato dei suoi progetti e delle sue aspettative per il futuro.

Berrettini e Djokovic
L’erba di Berrettini non è più così verde (AnsaFoto) – Ilveggente.it

“Punto ad essere competitivo su tutte le superfici – ha ammesso il campione romano – a vincere ovunque ne abbia l’opportunità, e di riuscirci prima di arrivare a giugno, quando ritroveremo l’erba, perché voglio uscire dal cliché che mi descrive ormai come un giocatore buono solo per i prati. E se devo dirla tutta, sto aspettando di godermi la stagione sulla terra, perché è da troppo tempo che non riesco a completarne una”.

Per il momento, su questo non ci piove, ha già dimostrato di poter fare grandi cose anche sul cemento indoor, come si evince chiaramente dai risultati grandiosi che ha ottenuto in quel di Doha. Non ci resta che sperare che possa dimostrare, proprio come desidera lui, che l’erba non è il suo solo asso nella manica.

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