Berrettini, tutto deciso: ha “firmato” perché avvenga presto.
Avevamo messo in conto sin dall’inizio il rischio che Tallon Griekspoor fosse un’incognita. Uno di quei rivali belli tosti contro i quali, purtroppo, la vittoria non è mai così scontata. Men che meno quando giocano in casa, come in questo caso. Al suo debutto a Rotterdam, caldeggiato dal tifo dei local, il tennista è riuscito a battere in tre set il nostro Matteo Berrettini.

Il romano lo ha fatto sudare un po’: ha perso il primo set ma ha vinto il secondo, salvo poi arrendersi sul più bello, ovvero al tie break. Un piccolo sforzo in più e oggi ci sarebbe l’ex numero 6 del mondo agli ottavi di finale dell’ABN Amro Open, ma tant’è. Smaltita la delusione derivante da una sconfitta che non meritava, il finalista di Wimbledon 2021 potrà riprovarci. All’orizzonte ci sono, per lui, l’Atp di Doha e quello di Dubai, archiviati i quali partirà poi alla volta dell’America, per la campagna sul cemento.
E il suo più grande successo, ora come ora, è proprio questo: poter programmare a lungo termine perché sta bene. Cosa che sappiamo non essere per nulla scontata, men che meno per un tennista che, come lui, ha dovuto fare i conti, nel corso della carriera, con diversi problemi fisici e numerosissimi stop&go. La speranza, sua e di tutti, è dunque quella di ritrovare la continuità che, per forza di cose, gli è venuta a mancare.
Berrettini non demorde: vuole farlo molto presto
Un anno fa di questi tempi, così come due e anche tre, non poté concedersi questo lusso. E lui, abilissimo a vedere il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni apparentemente più scoraggianti, lo ha fatto anche stavolta. Anche a freddo, anche al netto della rabbia che, giustamente, gli ha lasciato addosso la sconfitta, evitabilissima, rimediata contro Griekspoor.

“Soltanto un anno fa in questo momento – ha raccontato a Ubitennis, a margine del match – mi stavo domandando se sarei mai potuto tornare ad alto livello e se il mio corpo avrebbe retto. Tendiamo spesso a scordarci, io in primis, di quanto lavoro, quante partite e quanto sforzo ci sia dietro. È difficile chiedersi sempre di più: è ovvio che uno vuole sempre vincere, ma è giusto ricordarsi che la fatica fatta ha un peso”.
“Un anno fa sicuramente – ha osservato ancora Berrettini – avrei firmato per essere in questa condizione, sano e sempre in tabellone nei tornei più importanti. Ripeto, mi rode tanto per questa partita, ma cercherò di usare questa energia per i prossimi tornei”. Speriamo solo, a questo punto, che le soddisfazioni non tardino ad arrivare.