Ancora guai per Sinner e Kalinskaya: la rivelazione del calciatore.
La tenacia, la forza mentale, l’abnegazione, lo spirito di sacrificio. Non ci stupisce affatto che, in questo preciso momento storico, Jannik Sinner sia uno degli atleti più amati in assoluto. Ha tante qualità, tutte oggettivamente indiscutibili, per cui è un bene che le nuove generazioni prendano esempio da lui e dal modo in cui si comporta dentro e fuori dal campo.

E ci sta anche che, nel marasma generale, molte persone decidano di prendere le sue difese. Proprio come ha fatto, nelle scorse ore, Antonio Cassano, l’ex attaccante barese che è stato, proprio come Sinner, dall’altra parte della barricata. Che conosce alla perfezione certe dinamiche, dunque, e che sa bene quanto spietati possano essere, a volte, i competitor. Per motivi che in alcuni casi esulano, addirittura, dalle questione di carattere prettamente sportivo.
Il calciatore, in un recente intervento, si sarebbe lanciato in un’attenta ed interessantissima disanima su Sinner e sul trattamento che il suo collega australiano, Nick Kyrgios, gli avrebbe riservato dal giorno in cui è trapelata la notizia della sua positività al doping. Sappiamo bene, infatti, che, da quel momento in poi, non c’è stata più pace per Jannik, avendo lui ingaggiato una vera e propria crociata ai danni del numero uno. Cosa che, a quanto pare, non è piaciuta neppure a Cassano. Che crede di sapere, tuttavia, perché il bad boy di Canberra si sia accanito fino a questo punto.
Sinner l’ha fatto infuriare: la “colpa” è di Anna
Il suo comportamento, secondo l’ex attaccante, sarebbe riconducibile al fatto che Sinner, oggi, sia felicemente fidanzato con l’ex di Kyrgios, vale a dire Anna Kalinskaya.

“Secondo me anche un po’ di invidia”, ha sentenziato Cassano, come riferisce il quotidiano Libero, per poi proseguire così: “Allora, Kyrgios a me piace da impazzire come gioca, perché lui è estroso. Lui nell’epoca dei Big Four li ha battuti tutti e quattro, è devastante, fortissimo, aveva una manualità incredibile, batteva a 230 all’ora. Però adesso ha preso ‘sta strada qua, dove fa spesso e volentieri il telecronista e vuol fare quello che che rompe i c***, Il Cassano della situazione. Solo che io parlo per cose che mi informo, che studio, che guardo, lui invece adesso lo ha preso di mira dalla questione lì, la Wada non la Wada etc. Kyrgios, non rompere i c***a Sinner, perché oggi è il giocatore più forte al mondo, non ha fatto un c***, punto”.
“La cosa che mi piace – ha detto in difesa di Sinner – è spettacolare come parla, com’è umile. È andato ad abbracciare Zverev che piangeva. Sto ragazzo qua veramente è da premio Nobel della bontà, del lavoro, dell’umiltà per come parla. A me a livello proprio di immagine, di umiltà, di atteggiamento, non faccio il paragone, ricorda Federer”.