Squalifica Sinner, ribaltone totale: decisione appena presa

Squalifica Sinner, ribaltone totale: dalle parole si passa ai fatti e nel mezzo c’è lo zampino di Novak Djokovic. Ecco la decisione del serbo

Sono stati sicuramente dei mesi intensi per il tennis italiano, ma non solo, anche a livello mondiale c’è stata molta attenzione visto quello che è successo e che potrebbe succedere nel prossimo mese di aprile a Jannik Sinner. Il tennista azzurro, come sappiamo, è nel mezzo di un ricorso e tra poco più di due mesi si scoprirà la decisione del Tas di Losanna.

Sinner si riscalda
Squalifica Sinner, ribaltone totale: decisione appena presa (Lapresse) – Ilveggente.it

In questo lungo periodo – da agosto, quando è uscita la notizia della positività, fino ad oggi – si è parlato tantissimo di quello che potrebbe succedere. Ci sono stati attacchi mirati a Sinner – ma anche a Iga Swiatek – e altri che hanno preso le difese dei colleghi. Trovarsi in mezzo ad una situazione del genere senza sapere, molto spesso, come effettivamente si è finiti in mezzo, non piace a nessuno. C’è da dire, inoltre che anche Novak Djokovic nel corso di queste settimane è apparso “turbato” dalla situazione. Il tennista serbo ha fatto intendere come nel tennis ci possa essere un problema, o per meglio dire, una specie di differenza di trattamento davanti a questi casi quando si parla di uno o di un altro tennista. Ed è per questo che, così come riportato da virgilio.it, si è passati dalle parole ai fatti.

Squalifica Sinner, l’iniziativa di Djokovic

“Djokovic ha deciso di prendere l’iniziativa con il sindacato PTPA, fondato nel 2020 insieme a Vasek Pospisil, che ha deciso di intuire un programma di difesa legale pro-bono per i giocatori che devono affrontare accuse di corruzione o di doping. I tennisti avranno un supporto fornito da una serie di studi legali di primo livello come King & Spalding e Weil, Gotshal & Manges”.

Djokovic che gioca
Squalifica Sinner, l’iniziativa di Djokovic (Lapresse) – Ilveggente.it

“Un’iniziativa nata anche con la spinta di Tara Moore. La giocatrice britannica – si legge ancora sul sito citati prima – nel 2023 è stata al centro di una vicenda di doping quando fu condannata a 19 mesi di qualifica dopo un controllo antidoping positivo a Bogotà. Solo dopo una lunghissima battaglia legale la tennista è riuscita a dimostrare la sua innocenza quando un tribunale ha riconosciuto che la sostanza trovata nei suoi campioni era riconducibile a carne contaminata”. Dalle parole ai fatti sì.

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