Scatta l’allarme per Sinner: stavolta l’azzurro ha rischiato grosso. La rivelazione è di quelle clamorose e cambia il modo di vedere le cose
Jannik Sinner, come sappiamo, un paio di giorni fa non è stato al Quirinale per incontrare Mattarella. Una decisione che a molti ha fatto storcere il naso. Dietro il “rifiuto” ci sarebbero delle condizioni fisiche di certo non ottimali. Cosa che si è vista anche durante gli Australian Open.

La pressione attorno a Jannik è importante. Non solo per quello che sta facendo vedere in campo ma anche per quello che sta subendo da diversi mesi a questa parte per via del caso Clostebol. Ad aprile ci sarà una sentenza definitiva sulla questione e, vuoi o non vuoi, in una maniera o nell’altra, un peso Sinner se lo toglierà di dosso. Sapere, intanto, se andare avanti senza problemi oppure magari fare ricorso a quello che succederà potrebbe essere comunque un pensiero in meno. Ovvio che solo nel primo caso, ma l’incertezza che c’è adesso appare comunque deleteria. Detto questo, a Melbourne, come tutti ricordiamo, Jannik ha avuto un malore che lo ha costretto a delle cure. E Darren Cahill, così come riportato da Libero, ha messo in luce i fatti che sono successi.
Scatta l’allarme per Sinner: la rivelazione di Cahill
“Ha avuto un virus che ne aveva messo a rischio la stessa partecipazione al match, visto che era bianco come un lenzuolo” ha detto Cahill, che poi ha rivelato questo.

“Sinner è stato vicinissimo a non giocarlo proprio quel quarto di finale con Rune e solo una prestazione maiuscola che ha attinto a ogni riserva del campione, in un miscuglio di tecnica, preparazione fisica, coraggio e resilienza, lo ha spinto oltre l’ostacolo. Era davvero malmesso prima e durante la partita, gli sono stati rilevati i parametri vitali ed è stato fortunato a superare l’incontro, aiutato in questo dalle diverse pause”. “Adesso sono io malmesso ha detto ancora – l’ho preso da lui. E l’altro suo coach (Vagnozzi, ndr) era davvero malmesso nei due giorni dopo che l’aveva avuta Sinner. Ci siamo passati tutti. Stava piuttosto male, non sapevamo se sarebbe sceso in campo. Stava così male. Sapevamo dal giorno prima che non si sentiva bene, quindi è andato a letto presto. Abbiamo annullato il suo allenamento, doveva giocare verso le 14:30 del pomeriggio, nel caldo della giornata. Avevamo prenotato un riscaldamento per la mattina e lo abbiamo annullato e spostato a mezzogiorno.