Per Sinner non c’è mai pace: annuncio polemico da parte del collega. In questo modo non si lascia mai sereno il tennista azzurro
Jannik Sinner, non c’è motivo di spiegarvi chi è, non ha modo di stare sereno. Durante questi mesi il tennista ha avuto moltissimi attacchi, anche importanti, soprattutto dopo il caso Clostebol.
Ad aprile, il Tas di Losanna, emetterà una sentenza definitiva sulla questione. E noi fino ad allora staremo lì a ribadire un concetto abbastanza semplice: non c’è motivo che l’italiano debba essere squalificato per diverse ragioni. La più importante, ovviamente, è che non ha avuto nessun vantaggio con quella positività in parte infinitesimale riscontrata dopo delle analisi. Inoltre c’è anche un altro fattore, ma questo conta comunque poco, di come Sinner si sia trovato positivo. Niente che possa essere in grado di dimostrare che lui sapesse a cosa stava andando incontro. Insomma, una situazione davvero incredibile. E in tutto questo, adesso, c’è stato anche il malore che ha colpito Sinner nella partita contro Rune agli Australian Open. L’azzurro è riuscito comunque a vincere ma il collega in conferenza stampa ha fatto una battuta al veleno.
Sinner: l’attacco di Rune
“Jannik è giusto che si sia fatto controllare, ci è voluto molto più tempo di quanto mi aspettassi. Sono passati almeno una decina di minuti, ed è stato brutale a metà set. In quel momento avevo slancio. Lo hanno controllato, il giudice di sedia ha detto che aveva bisogno di un altro controllo per capire se fosse ok. In campo è tornato benissimo, non so cosa gli abbiano fatto“.
“Nel primo set ha giocato meglio lui, nel secondo meglio io e fin quando non ha chiesto l’MTO è stata davvero una battaglia. È stata dura. Stavo quasi morendo, è stata una vera battaglia con caldo e umido. Stando fuori per lo stop una decina di minuti stavo cuocendo. Dovevo solo muovermi e la prossima volta dovrò essere più intelligente. Il break è stato troppo lungo”. Quel “non so cosa gli abbiano fatto” comunque, è di molteplici interpretazioni. Noi non staremo qui a commentarle e ognuno si può fare una propria idea. Certo, senza dubbio, rimane un’uscita infelice.