Sonego strappalacrime su Sinner: “Mi dispiace”

Sinner, Sonego amico vero: quelle parole strappalacrime.

Una settimana. Una soltanto. Tanto è bastato, però, perché una cultura così diversa dalla propria sconvolgesse il suo modo di fare e di approcciarsi alla vita. Lorenzo Sonego non è più lo stesso di prima e lo si è visto chiaramente agli Australian Open. Lo Sri Lanka, dove la fidanzata lo ha “trascinato” in vacanza senza che lui ne fosse troppo convinto, lo ha cambiato.

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Sonego strappalacrime su Sinner: “Mi dispiace” (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Il torinese oggi medita, fa yoga. Ed è, quindi, molto più zen di quanto non fosse un tempo. Che sia stato questo a fare la differenza nella terra dei canguri e a far sì che il suo rendimento superasse, e anche di tanto, le aspettative degli analisti e dei semplici tifosi? Probabile. Certo è che la super performance sarà stata un’iniezione di fiducia non indifferente per il tennista azzurro, che nel 2024 non era stato troppo continuo e aveva perso terreno fino ad uscire dalla top 50.

Un’esplosione che ha fatto felice molte persone, non fosse altro perché Sonego è un po’ l’amico di tutti. I giocatori non fanno altro che tessere le sue lodi e questo lo si deve al fatto che è sempre stato estremamente umile e buono con il prossimo. Un giocatore leale, talmente leale da aver detto, nelle scorse ore, qualcosa di assolutamente inaspettato sul conto di Jannik Sinner. Che non è, dal suo punto di vista, solo ed esclusivamente il numero 1 del mondo, ma anche un grande amico.

Sonego non riesce neanche a pensarci: “Mi fa male solo l’idea”

Interpellato dal quotidiano La Repubblica sulla vicenda legata al Clostebol – e sulla sentenza, attesa per il prossimo mese di aprile – Sonego si è completamente schierato dalla parte del campione altoatesino.

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Sonego non riesce neanche a pensarci: “Mi fa male solo l’idea” (AnsaFoto) – Ilveggente.it

“Mi spiace gli sia capitato tutto questo – ha detto il giocatore torinese – Non è colpa sua, non se lo merita. Mi fa male solo l’idea di non vederlo per un po’ nel circuito. Ha sicuramente tutto il mio sostegno. Voglio vederlo felice e in campo a fare quello che ama: giocare a tennis. È un riferimento per tutto il tennis italiano, ti spinge a migliorare con l’esempio”.

Parole che saranno state un balsamo per l’amico Jannik, certamente provato, sebbene non lo dia a vedere, dai fatti dell’ultimo anno e dalle conseguenze che, inevitabilmente, ne sono derivate.

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