Un nuovo supercoach per Sinner: ecco chi prenderà il posto di Cahill.
Un anno. Un altro ancora. Dopodiché sarà tempo, per Jannik Sinner, di scovare, nell’immenso panorama tennistico, una figura che possa essere in grado di sostituire Darren Cahill. Già, perché è notizia di qualche giorno fa che questa appena iniziata sarà l’ultima stagione dell’australiano da allenatore. Cosa che, manco a dirlo, ha rabbuiato i tifosi del numero 1 del mondo, già affezionati all’aspetto austero ma rassicurante del coach che segue l’azzurro da oltre due anni a questa parte.
L’intenzione è stata, sin dal principio, quella di congedarsi sotto la bandiera di Sinner. Solo che nessuno, in tutta onestà, aveva capito che Cahill intendesse uscire di scena tanto presto. E forse, come si evince dal fatto che il campione altoatesino abbia ritenuto doveroso scusarsi per aver parlato troppo, non voleva neanche che si sapesse troppo presto. Ormai la frittata è fatta, però, e tanto vale iniziare a pensare al futuro e alle eventuali soluzioni.
Certo è che non sarà facile affiancare a Simone Vagnozzi un allenatore che abbia l’esperienza – ma anche la calma serafica – che da sempre appartengono a Darren. E che bene hanno fatto, evidentemente, a Sinner, che in Darren ha sempre visto un punto di riferimento indissolubile, una figura rassicurante alla quale fare capo nei momenti di tensione e di maggiore pressione.
Sinner, tutto deciso: chi prenderà il posto di Cahill
Sta di fatto che, manco a dirlo, subito dopo avere annunciato al mondo che Cahill andrà via a fine anno, il totocoach è immediatamente entrato nel vivo.
E c’è un nome che, più di altri, sta circolando in maniera insistente nell’ambiente tennistico. L’ipotesi più accreditata è che a prendere il posto che Darren lascerà libero possa essere Ivan Ljubicic, che di campioni se ne intende e che potrebbe essere azzeccatissimo, in effetti, per completare l’assetto futuro del team di Sinner.
L’ex tennista croato ha allenato Roger Federer e, come se non bastasse, ha sempre avuto un debole per il nativo di San Candido. Non sarebbe male, alla luce di ciò, come papabile sostituito dell’australiano. Posto che tutto dipenderà, naturalmente, dalla temutissima sentenza del Tas di Losanna, che nel mese di aprile si pronuncerà sul ricorso della Wada e sull’affaire Clostebol che ha investito, con la forza di un tornado, il numero 1 del mondo. Fino ad allora, è il minimo, tutto il resto sarà “congelato” e non c’è, dunque, alcuna fretta.