Berrettini non perde tempo: via col prossimo.
Dovremmo essere tutti sostanzialmente d’accordo sul fatto che Holger Rune fosse battibilissimo e che, proprio alla luce di ciò, Matteo Berrettini abbia sprecato una gran bella occasione. Aveva tutte le carte in regola per conquistare l’accesso al terzo turno, ma è opinione comune che, forse, non ci abbia creduto abbastanza.
I colpi c’erano, la forza pure. Quella che è sembrata mancare è la testa, un jolly che ha sempre saputo sfruttare a suo vantaggio ma che, in questa occasione, ha vacillato. Sarà la mancanza di continuità, sarà che non è più abituato, fatto sta che il martello romano non ha saputo gestire nel modo migliore i momenti topici della partita. E che, fosse stato quello di un tempo, non ci avrebbe messo nulla a chiudere conti e partita nel giro di appena 3 set.
Inutile piangere sul latte versato, però, anche perché, pur al netto della sconfitta, dal match valido per il secondo turno degli Australian Open possiamo comunque estrapolare non pochi elementi positivi. Primo fra tutti la tenuta fisica, che non era per nulla scontata dopo un così lungo periodo di assenza. Matteo ha detto che sarebbe stato pronto a giocare senza problemi il quinto set e, in effetti, non è parso affaticato. Il che è, senza ombra di dubbio, un segnale che ci fa ben sperare circa il prosieguo della stagione.
“Quando giochi credi sempre di essere sfortunato, ma non penso il motivo sia questo – ha detto, a fine partita, il classe ’96 – Non ho saputo sfruttare le occasioni che mi ero creato, a partire dai 2 set point nel primo set, gli altri 2 nel quarto: avrei dovuto essere più aggressivo. Lui è un gran combattente. Avrei dovuto avere un approccio diverso in alcuni momenti, avrei potuto vincere ma lui è stato bravo, quindi complimenti”.
Quello che ha imparato potrà metterlo in atto, per fortuna, molto presto. Archiviato un torneo ce n’è già un altro all’orizzonte, per cui di tempo per leccarsi le ferita ne resta, per fortuna, ben poco. Berrettini è iscritto all’Atp di Rotterdam, che si disputerà dall’1 al 9 febbraio prossimo. E chissà che in quell’occasione non possa fare “ammenda” e dimostrare, per l’appunto, di avere imparato dagli errori commessi durante la delicatissima partita contro Rune.
“Non sono ancora sicuro – ha poi aggiunto Matteo in merito alla programmazione – ma credo che giocherò Doha e Dubai. Poi Indian Wells e Miami e tutto quello che verrà con la densità del calendario. Il sorriso però c’è perché sto bene, giocherò tornei“. Ed è questa la sola cosa che conta.
Questo contenuto è stato modificato 17 Gennaio 2025 08:35
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