Sinner fuori dal circuito: ma che male fa

Sinner, le dichiarazioni fanno venire i brividi: non sarà più la stessa cosa.

Quella di giovedì scorso è stata una giornata a due facce. Proprio mentre Jannik Sinner sudava freddo contro un avversario che, evidentemente, aveva sottovalutato, ma che è riuscito addirittura a soffiargli un set, Lorenzo Sonego apponeva la sua inconfondibile firma su quello che oseremmo definire un piccolo miracolo.

Sinner
Sinner fuori dal circuito: ma che male fa (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Non prendiamoci in giro: seppur consapevoli del valore e della determinazione del tennista torinese, nessuno avrebbe scommesso un solo centesimo sul fatto che potesse vincere nientepopodimeno che sul fenomeno del momento. E invece, benché siano occorsi tanti sforzi e 5 set, è riuscito ad avere la meglio su Joao Fonseca, che prima del secondo turno degli Australian Open è stato incensato di qua e di là e paragonato, addirittura, al numero 1 del mondo.

Batterlo non era scontato e non è stato neppure facile, ma neanche un po’. Il cosiddetto predestinato del circuito maggiore partiva senza ombra di dubbio con il favore dei pronostici, ma è stato bravo, Sonego, a ribaltare un match che pareva già scritto. Una vittoria non meritata, dunque, ma meritatissima, nella misura in cui il torinese ha saputo raschiare il fondo del barile e tirare fuori da esso una riserva di colpi che, a conti fatti, hanno chiaramente disorientato il suo avversario.

Sinner, meglio non pensarci: Sonego non usa mezzi termini

Meritata anche perché, si provi a dire il contrario, Sonego è uno dei tennisti più “puliti” e a modo dell’intero circuito maggiore. Un amico vero, un punto di riferimento per l’intero battaglione azzurro e, di conseguenza, anche per lo stesso Sinner.

Sonego
Sinner, meglio non pensarci: Sonego non usa mezzi termini (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Proprio parlando del numero 1 del mondo, Lorenzo ha detto, nelle scorse ore, qualcosa di estremamente significativo. “Mi spiace gli sia capitato tutto questo – ha detto il piemontese, riferendosi ovviamente alla nota vicenda del Clostebol – Non è colpa sua, non se lo merita. Mi fa male solo l’idea di non vederlo per un po’ nel circuito. Ha sicuramente tutto il mio sostegno. Voglio vederlo felice e in campo a fare quello che ama: giocare a tennis. È un riferimento per tutto il tennis italiano, ti spinge a migliorare con l’esempio”.

Ed è sincero, Lorenzo, quando dice queste cose. Non a caso, del resto, è l’amico di tutti gli azzurri, una presenza rassicurante e al tempo stesso indispensabile per gli altri italiani che possono godere della sua vicinanza e lasciarsi contagiare dalla sua invidiabile calma.

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