Sinner, meglio non andare troppo di fretta: è presto per poterlo dire.
I riflettori australiani non sono puntati solo su Jannik Sinner, com’è giusto che sia. Anche perché a Melbourne è nata una nuova stella ed è innegabile. Una stella che di nome fa Joao Fonseca e che, pur avendo solo 18 anni, gioca già in maniera impressionante. Tutto, nel suo modo di attaccare e di difendere in campo, lascia presagire che anche lui potrebbe ritagliarsi, tra non molto, uno spazio tutto suo in mezzo ai grandi del circuito.
I suoi colpi viaggiano alla velocità della luce e anche l’atteggiamento, quanto meno in questo inizio di stagione, sembra quello giusto, quello vincente. Certo è che ci vorrà del tempo, ovviamente, perché questo talento brasiliano possa eventualmente consolidare il proprio status di astro nascente del tennis e iniziare ad impensierire i big dell’Atp. Posto che, come accade sempre in questi casi, c’è chi pensa già che il numero 1 del mondo, e con esso anche il suo principale antagonista, ossia lo spagnolo Carlos Alcaraz.
Sono in tanti a temere che possa rappresentare un ostacolo per i due campioni, soprattutto perché simile, in alcuni aspetti del suo gioco, proprio a Sinner. Parole dalle quali si è completamente discostato, invece, Vincenzo Santopadre, che oltre ad essere l’ex allenatore di Matteo Berrettini è anche uno dei principali conoscitori del tennis del Bel Paese. Jannik incluso, s’intende.
Sinner, frenata inaspettata: “Ancora è troppo presto per pensarci”
Proprio di questi paragoni ha parlato, nelle scorse ore, con Adnkronos, esprimendo la sua personalissima opinione e offrendo ai lettori un punto di vista piuttosto interessante sull’argomento.
“Fonseca è un giocatore davvero impressionante – ha detto, innanzitutto, l’ex coach del martello romano – Lo conosco bene, ci ha giocato e ci si è allenato insieme Luca Van Assche, un ragazzo che seguo. Ho letto di paragoni con Jannik Sinner, lo ricorda nella potenza dei colpi e nella velocità degli spostamenti ma è ancora molto presto per pensare che possa arrivare al livello di Jannik, promette molto bene ma ne deve fare di strada”.
Le parole di Santopadre sottintendono un consiglio preziosissimo. L’invito è a frenare e a non avere troppa fretta, ad aspettare prima di formulare giudizi e paragoni eccessivamente “pesanti” che, alle volte, potrebbero essere anche controproducenti. Uno stop imprevisto ma, senza ombra di dubbio, molto, molto, saggio.