Sinner declassato: l’ha colpito senza pietà

Sinner, questo è stato proprio un colpo basso: l’ha fatto di proposito?

Neanche il tempo di salutare i due rivali che più gli hanno dato filo da torcere che subito sono approdati, nel circuito maggiore, due nuove leve che hanno capito sin da subito come dargli fastidio e come batterlo. Non ha avuto un attimo di respiro, insomma, l’ex numero 1 del mondo Novak Djokovic.

Sinner
Sinner declassato: l’ha colpito senza pietà (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Il campione serbo deve fare i conti, oggi, con due giganti esplosi alla velocità della luce, vale a dire Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, che hanno egregiamente sostituito, in questa corsa al trono, Roger Federer e Rafael Nadal. Ma Nole, si sa, è un leone. E, in quanto tale, è certo che la sua carriera non sia ancora finita e che ci sia ancora qualche altra freccia nella sua faretra. Del resto ha pur sempre vinto, la scorsa estate, la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi, per cui è evidente che, quando si mette in testa una cosa, non c’è niente e nessuno che possa in qualche modo convincerlo a desistere.

Stavolta si è messo in testa, per esempio, di tornare a vincere. Non avranno vita facile, pertanto, l’iberico e l’italiano, già a partire dagli ormai imminenti Australian Open. Djokovic ha vinto talmente tante di quelle volte, nella terra dei canguri, da conoscere quella superficie meglio di quanto non conosca le sue tasche. Ci vorrà una controffensiva coi fiocchi, dunque, per scongiurare il rischio che il fenomeno serbo possa tornare ad imporsi sul cemento blu della Rod Laver Arena.

Djokovic affonda Sinner: parole sotto accusa

Tanto più se consideriamo che Nole, o almeno così sembra, è agguerrito come non mai. Lo si è dedotto dalle numerosissime dichiarazioni rilasciate alla stampa sia nei giorni scorsi che durante la pausa invernale, da una frase in particolare.

Djokovic
Djokovic affonda Sinner: parole sotto accusa (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Il magazine GQ, che lo ha interpellato in merito a numerose questioni alla vigilia dell’inizio del primo Slam dell’anno, lo ha coinvolto, tra le altre cose, in un gioco di “associazioni”. Lo ha invitato, cioè, ad abbinare al nome di alcuni giocatori una parola che in qualche modo li descrivesse. Per Roger Federer ha scelto eleganza, che, in tutta onestà, ci sta. Per Rafael Nadal ha scelto un’altra parola azzeccatissima, ossia tenacia. Ha scelto carisma, invece, per racchiudere in una manciata di lettera l’essenza di quella bomba a orologeria che è Carlos Alcaraz.

Ce n’erano di parole adatte a descrivere il temperamento e la mentalità da campione di Jannik Sinner, eppure Djokovic non ha inteso scegliere nessuna di esse. Ne ha buttata lì una a caso, che non è del tutto estranea all’universo dell’azzurro ma che nulla dice sul suo talento e sui meriti che anche uno stolto dovrebbe riconoscergli. A lui ha abbinato “sciare”, cosa che Sinner fa regolarmente, ma che poco c’entra, appunto, con il mondo del tennis. Che sia una strategia messa in atto per “sminuire” l’avversario più temibile in cui possa imbattersi al momento? Secondo il popolo dei social, sì.

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