“È stata dura”, i fan di Sinner in lacrime dopo l’annuncio. Ecco cos’è uscito fuori a pochi giorni dagli Australian Open. Le parole
Sarà un Jannik Sinner completamente diverso quello che, tra pochi giorni, inizierà la sua avventura agli Australian Open. Numero uno al mondo, intanto, come non era lo scorso anno, un processo che lo vede protagonista, una perdita, quella della zia, che lo ha toccato profondamente come lo stesso tennista azzurro ha dichiarato nel corso delle ultime settimane.
Pressioni incredibili, e non potrebbe essere altrimenti visto che parliamo del tennista più forte sulla faccia della Terra che dovrà pure difendere quel titolo conquistato, anche in maniera inaspettata, nel gennaio del 2024. Ma da quel momento in poi Jannik ha realmente preso la discesa, dimostrando di essere il più forte di tutti, dimostrando anche di avere degli enormi margini di miglioramento. E c’è curiosità, ovviamente, per capire come si approccerà ai prossimi impegni. E, nell’attesa del campo, il canale ufficiale del torneo australiano continua a pubblicare delle interviste che, vuoi o non vuoi, toccano e anche molto.
Le parole di Riccardo Patti, primo allenatore di Sinner
Riccardo Patti è stata una figura importantissima dentro la vita di Jannik. Praticamente è stato il suo mentore, il primo allenatore da quando aveva 13 anni fino al febbraio del 2022, quando Jannik ha deciso di affidarsi prima a Vagnozzi e poi a Cahill. Patti ha parlato di Jannik ai canali australiani, e ha detto questo.
“La separazione è stata difficile per me, questo è certo. Ma penso che abbia fatto la scelta giusta” ha detto. E ha anche ricordato quelli che sono stati i primi passi mossi da Jannik nel mondo del tennis: “Sinner è arrivato da me a 13 anni. Lo avevo visto a Milano in un torneo under 12, me lo ricordavo per i capelli rossi ma non sapevo il nome. Non appena l’ho guardato in allenamento ho pensato “voglio adottare questo ragazzo”. Ci aveva visto giusto. I risultati hanno dato ragione anche a lui.