Berrettini lancia il guanto di sfida: Sinner è stato avvisato.
Sarebbe stato tutto diverso se, accumulati i punti necessari per scalare qualche altra posizione, avesse avuto la possibilità di partecipare agli Australian Open come testa di serie. Non sarà uno dei 32 “privilegiati” di questa edizione dello Slam, ma tant’è: se sarà necessario, Matteo Berrettini metterà in campo comunque tutte le sue energie e tutta la carica di positività che si porta dietro – finalmente – da qualche mese a questa parte.
Entusiasmo che non ha risentito, per fortuna, neanche dell’inaspettata sconfitta rimediata al primo turno dell’Atp 250 di Brisbane. Il romano ha perso il faccia a faccia contro il padrone di casa Jordan Thompson, ma questo ko non sembra avere minimamente scalfito la sua motivazione e la sua voglia di fare bene nella stagione che sta per entrare nel vivo. Una stagione di cui intende essere protagonista e attore principale, intenzionato com’è a riprendersi con gli interessi tutto quello che l’amaro destino gli ha portato via negli ultimi due anni.
Il Melbourne Park sarà, in questo senso, il palcoscenico ideale per lui. In questo Slam, solo 3 anni fa agguantava la semifinale, per cui è evidente che questa superficie gli sia particolarmente congeniale e che la città di Melbourne lo carichi al punto giusto. Sa dove può arrivare – almeno potenzialmente – e lo ha detto a chiare lettere, nei giorni scorsi, all’Herald Sun, che ha ben pensato di intervistarlo alla vigilia dell’edizione 2025 dello Slam che è stato vinto, lo scorso anno, da Jannik Sinner.
Berrettini, è quasi un affronto
E proprio di Sinner ha parlato, tra le altre cose, Berrettini, al suo ottavo Major nella terra dei canguri.
“Può sicuramente vincere anche quest’anno – ha detto Matteo, riferendosi al suo amico e collega di origini altoatesine – L’ha dimostrato con i risultati, con la continuità, con il livello. Ha provato a tutti e a se stesso che in questo momento è il migliore al mondo, e adora giocare nelle condizioni di Melbourne. È decisamente il favorito per alzare il trofeo, anche se Alcaraz è anche lui affamato di vittorie e Djokovic è comunque sempre lì”.
Oltre che con l’iberico e con il serbo, però, il numero 1 del mondo dovrà vedersela anche con lo stesso Berrettini, considerando che, subito dopo queste dichiarazioni, il romano gli ha come lanciato un guanto di sfida: “Il primo obiettivo è di godersi una stagione piena di partite e gioia senza infortuni o complicazioni. Quanto al mio livello, sento di poter fare davvero bene, sento che posso arrivare in fondo e farò del mio meglio“. Una finale tutta azzurra? Un sogno sadico, forse, ma sicuramente bellissimo.