Berrettini, rivincita istantanea: di nuovo tra i grandi

Berrettini, la doppia profezia fa sperare gli italiani.

La luce si è spenta dopo un primo set assolutamente impeccabile. Ma ci sta, considerato che Matteo Berrettini dovrà faticare un bel po’ prima di ritrovare, ci e gli auguriamo presto, quella continuità che purtroppo gli manca da tempo ormai immemore. La motivazione c’è, la voglia di rifarsi pure, ma dovrà mettere parecchi match nelle gambe per tornare, come spera, agli antichi fasti.

Berrettini
Berrettini, rivincita istantanea: di nuovo tra i grandi (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Un obiettivo che, anche al netto della sconfitta subita al primo turno dell’Atp 250 di Brisbane da Jordan Thompson, non ci appare poi così irraggiungibile, anzi. Non sarà certo un ko, del resto, dopo tutto quello che ha passato, a spegnere la fiamma che è tornata ad ardere nei suoi occhi, benché molti detrattori, sui social network, si siano affrettati a dargli contro una volta appreso che la trasferta in Australia non era iniziata esattamente nel migliore dei modi.

Chi invece non ha mai smesso di credere in lui è, senza ombra di dubbio, Vincenzo Santopadre, l’allenatore con il quale il romano ha lavorato per oltre un decennio. E del quale ha a lungo parlato, definendolo un secondo padre, in occasione della puntata del Federico Buffa Talks, a lui dedicata, sbarcata su Sky lo scorso 27 dicembre.

Berrettini, la profezia che ci piace: alle porte della top 20

Una stima ricambiata, come si evince chiaramente dalle parole che il suo storico ex coach ha speso nei suoi confronti nell’intervista che ha rilasciato a Tuttosport nei giorni scorsi.

Berrettini e Santopadre
Berrettini, la profezia che ci piace: alle porte della top 20 (AnsaFoto) – Ilveggente.it

“Gli auguro il meglio, prima di tutto – così ha esordito Santopadre parlando del suo ex pupillo – Se lo merita. In Davis è stato splendido… Resta un tennista da grandi prestazioni, se ne infila subito qualcuna ce lo ritroviamo come niente tra i primi quindici o venti. Continua a essere un vincente, malgrado tutti i guai che gli sono capitati. Sul filo di lana trova spesso il modo per finire davanti. Sono doti rare… Uno così può battere chiunque“.

Infine, una previsione sul numero complessivo di titoli che gli azzurri, a dir suo, potrebbero vincere nell’anno appena iniziato. “Bè, saranno 25… Se tanto mi dà tanto, perché no? Il gruppo è davvero ampio, motivato. Ragazzi e ragazze insieme danno vita a una bella comunità. Tutti diversi e tutti amici, c’è comunanza di intenzioni. E quando se ne mettono tanti, in campo, e di buon valore, le possibilità di fare bene aumentano”. E non ci resta che sperare che entrambe le sue profezie possano avverarsi.

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