Per Matteo Berrettini non è ancora detta l’ultima parola.
L’entusiasmo era alle stelle. Le aspettative, altissime. C’erano tutti i presupposti, del resto, per pensare che Matteo Berrettini potesse brillare all’Atp 250 di Brisbane e fare un sol boccone degli avversari che il sorteggio del torneo gli avrebbe messo dinanzi. Così non è stato, invece. Malgrado un primo set fenomenale, l’ex numero 1 d’Italia è stato messo ko al primo turno da Jordan Thompson, che oltre ad essere in palla aveva il pubblico dalla sua, essendo lui australiano.
Il 2025 non è iniziato nel migliore dei modi, dunque, per il tennista romano, posto che avrà modo e tempo, sicuramente, di recuperare e di ottenere risultati migliori nel corso dell’anno. Anche se, purtroppo, il ceffone ricevuto in quel di Brisbane ha stravolto, irrimediabilmente, il prosieguo della prima parte della stagione. Matteo era corso nella terra dei canguri per mettere qualche match nelle gambe e per incamerare un po’ di punti, ma la sconfitta al primo turno lo ha costretto, per ovvie ragioni, a rivedere i suoi piani.
L’obiettivo era quello di mettere in tasca i punti necessari per essere una delle 32 teste di serie che, a partire da domenica 12 gennaio, si batteranno sul cemento degli Australian Open. Persa la prima partita a Brisbane, però, questo sogno è andato in frantumi. Non è ancora detta l’ultima parola, però, sebbene serva una specie di “miracolo” per ribaltare la situazione.
Berrettini, difficile ma non impossibile: ne bastano 3
Le teste di serie saranno definite in base al ranking che l’Atp rilascerà lunedì 6 gennaio, motivo per il quale il tempo stringe. La sola speranza che Berrettini, oggi 35esimo nel ranking virtuale, ha, è quella che 3 dei giocatori che lo precedono in classifica diano forfait.
Solo in questo caso riuscirebbe a rientrare tra le 32 teste di serie che godranno, a Melbourne, di un sorteggio più benevolo. In caso contrario, non potrà fare altro che affrontare lo Slam a testa alta e sperare che gli accoppiamenti non siano spietati. Diversa è la situazione di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, che sono già ovviamente al sicuro, ma anche di Flavio Cobolli, che non è ancora aritmeticamente sicuro di ricevere la protezione dal seeding.
In corsa per un posto tra le teste di serie c’è, infine, l’azzurro Matteo Arnaldi, il cui futuro dipende tuttavia da una serie di avversari che gli ronzano attorno e che potrebbero, eventualmente, portargli via questa possibilità. Determinanti saranno, nel suo e negli altri casi, i prossimi giorni australiani.