Bomba Sinner, non c’è pace per il tennista azzurro. Ecco la sentenza che arriva dagli Stati Uniti. La situazione è preoccupante
Non c’è mai serenità, e non ce ne può essere fin quando una comunicazione ufficiale non arriverà. E non sarà prima di febbraio, a quanto pare. Jannik Sinner, che tra pochi giorni tornerà a giocare dopo un po’ di meritata vacanza, è in attesa di capire cosa deciderà il Tas di Losanna nel merito del ricorso che la Wada ha presentato contro la sua assoluzione.
Giorni di festa ma non tanto, in poche parole. Perché non si sa realmente come potrebbe andare a finire. Il buon senso, in tutto questo, direbbe che Jannik non ha avuto nessun vantaggio rispetto alla positività al Clostebol che nemmeno è stata voluta. Ma ci sono anche altri esempi precedenti che un po’ di pensieri li mettono. Qualora dovesse arrivare una squalifica, probabilmente, almeno anche stando alle anticipazioni del The Athletic, magazine del New York Times, sarebbe anche pesantissima e lunghissima. Ma andiamo a leggere insieme il commento arrivato da chi gestisce lo sport del quotidiano più importante e più conosciuto nel mondo.
Bomba Sinner, ecco il commento del The Athletic
In un editoriale, Matthew Futterman and Charlie Eccleshare hanno analizzato le possibili conseguenze del caso Sinner sul mondo del tennis. “La squalifica sarebbe un duro colpo per il circuito ATP. Una squalifica di due anni, invece, potrebbe avere conseguenze per un decennio, non solo per Sinner ma per tutto il circuito”. Nello stesso articolo i due hanno sottolineato che due anni nel tennis siano “un’eternità. Immaginare il tennis senza Sinner per due anni è come pensare che non sia successo nulla nell’era moderna“.
Insomma, sarebbe un colpo davvero pesantissimo verso tutti. Non solo nei confronti di Jannik che, oggettivamente, ha dimostrato davvero di non centrare nulla con questa brutta storia, ma anche nei confronti di uno sport che perderebbe quello che di gran lunga è il suo uomo migliore al momento. Uno stop del genere, per uno sportivo a questo livello, significherebbe solamente una cosa: mettere la parola fine alla carriera e cercare un altro numero uno. Ma a chi converrebbe tutto questo?