Sinner come Napoleone: un caso unico nel suo genere.
Non v’è dubbio sul fatto che Jannik Sinner sia diventato, passo dopo passo, un punto di riferimento indissolubile per le giovani leve e per gli aspiranti tennisti del panorama italiano. Non si può non sognare, del resto, di fare la sua stessa carriera e di raggiungere i livelli cui è arrivato lui a pochi anni dal debutto nel circuito maggiore.
Ma non è tutto. Anche chi una racchetta, magari, non l’ha mai impugnata, guarda al numero 1 del mondo come ad un esempio da imitare e al quale rifarsi nella propria disciplina. Come il nuotatore Gregorio Paltrinieri, per esempio, che in un’intervista rilasciata a Repubblica ha speso delle parole molto importanti nei confronti del suo collega altoatesino. Perché sì, è vero, sportivamente parlando sono agli antipodi, ma è altrettanto vero che perseguono, indipendentemente da questo, i medesimi obiettivi.
E anche Paltrinieri, come Sinner, ha più volte brillato nella propria specialità. Durante la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Parigi ha rimediato un infortunio al gomito, ma è già tornato in vasca per prepararsi in vista delle nuove sfide che verranno. Sogna di andare avanti fino ai Giochi di Los Angeles e, così pare, intende concentrarsi, da questo momento in poi, prevalentemente sulle acque libere.
Sinner caso da studiare: lo dice Paltrinieri
Nel nuoto è un vero e proprio fuoriclasse, ragion per cui, almeno in teoria, non dovrebbe avere nulla di invidiare al collega Sinner in termini di traguardi e di successi collezionati.
Non si parla di invidia, infatti, ma di stima. Ne nutre talmente tanta, nei confronti di Jannik, da desiderare di conoscerlo. “È l’unico che non ho mai incontrato – ha detto Paltrinieri nell’intervista – Lo trovo molto interessante, è una personalità diversa dalla tipologia dello sportivo vincente e in vista”. Poi, una frase che rende perfettamente giustizia alla grandezza del numero 1 del mondo.
“Mi ha stupito – ha aggiunto, riferendosi ancora al campione di Sesto Pusteria – trovarlo così solido in un anno in cui ha anche avuto tante cose per la testa, significa che ha una forza e una capacità che altri non hanno, credo sia davvero un campione da studiare“. Il riferimento, naturalmente, è alla vicenda legata alla positività al Clostebol e ai grilli per la testa che Sinner sicuramente avrà in vista della sentenza della Wada. Un fantasma che, in ogni caso, non ha interferito con la sua performance. Per fortuna.