Doppia mazzata per Djokovic e Nadal: stavolta è finita

Doppia mazzata per Djokovic e Nadal: uno dei colleghi dei due tennisti più importanti della storia li ha fatti fuori. Ecco cos’è successo

Se vi chiedessimo quale sia stato il più forte tennista della storia, soprattutto se siete di questa generazione e non siete riusciti a vedere quelli degli anni ottanta, ad esempio, avreste delle difficoltà.

Djokovic e Nadal
Doppia mazzata per Djokovic e Nadal: stavolta è finita (Lapresse) – Ilveggente.it

Certamente la scelta ricadrebbe su uni tra Federer, il più elegante, Nadal, quello che forse ha emozionato di più, e Djokovic, il più vincente, un vero e proprio cannibale. Ognuno ha le sue preferenza ovviamente ed è anche giusto così, certo, nessuno si sarebbe aspettato che Alex de Minaur nel comporre quello che sarebbe il suo tennista ideale, escludesse quei due citati nel titolo di questo articolo. Sì, proprio così: l’australiano – nelle parole di un’intervista che sono state riportate da tennis365.com – ha parlato proprio in questo modo, spiazzando tutti i fan e non solo, anche quelli che un po’ di questo sport ci capiscono. Ma andiamo a leggere insieme, insomma, come ha costruito il proprio tennista ideale.

Doppia mazzata per Djokovic e Nadal: li ha fatti fuori

“Il miglior dritto? Direi Juan Martin del Potro. Rovescio? Sai cosa, andrò un po’ fuori tema con tutte le mie risposte, solo perché diventa un po’ ripetitivo. Andrò con David Nalbandian. Potenza? Sceglierò Jannik Sinner. Servizio? Nick Kyrgios. L’intelligenza tattica, per me il migliore è Roger Federer“.

De Minaur
Doppia mazzata per Djokovic e Nadal: li ha fatti fuori (Lapresse) – Ilveggente.it

Scelte che hanno fatto ovviamente storcere il naso a molti colleghi e non solo. Tenere fuori Nadal, il re della terra rossa, e Djokovic, colui che ha vinto più di tutti nella storia di questo sport, è veramente incredibile e forse anche un po’ fuori luogo. Ma de Minaur ha deciso di dire così per evitare di essere ripetitivo, ma non metterli appare comunque una cosa fuori da ogni senso logico e anche una bella provocazione. Difficile, se non impossibile, essere dello stesso avviso in questo caso dell’australiano che si prepara a vivere un 2025 da protagonista della racchetta. Certo, se non dovesse nemmeno prendere ad esempio, anche se non lo ha detto, i due citati prima, allora per lui la stagione si potrebbe fare difficile.

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