Musetti l’ha fatta grossa e a pagarne le spese è stato Berrettini.
Lorenzo Musetti ha tantissime doti. Un rovescio a una mano che è un capolavoro, tanto per cominciare, ma anche altri colpi che sembrano delle vere e proprie pennellate. Gliene manca una, però, spesso imprescindibile per i tennisti che ambiscono a raggiungere certi livelli: la continuità. Quella, ora come ora, purtroppo non gli appartiene.
Il suo sogno è quello di approdare in top 10 e di rimanere a lungo in mezzo ai grandi, ma l’epilogo di questa stagione ha dimostrato che il numero 2 del Bel Paese non è ancora pronto per fare questo salto gigantesco. E lo sa bene anche Simone Tartarini, che in un’intervista rilasciata ad OA Sport ha parlato, sì, dei pregi del suo pupillo, ma anche dei problemi che, ancora oggi, impediscono al carrarino, di fatto, di fare quello “scatto di crescita” necessario per imporsi sui colleghi più forti.
L’allenatore di Musetti ha rivelato, ad esempio, di non apprezzare, in certe circostanze, l’atteggiamento di Lorenzo. “Spesso con Lorenzo ci troviamo a parlare di un modo di stare in campo poco positivo. Non mi è piaciuto per nulla il modo, ad esempio, come ha perso contro Struff a Bercy, arrendevole, senza cattiveria. Eppure, quest’anno, ha messo in mostra nei tornei che ho citato anche il mood giusto, ma ha perso delle partite che non doveva perdere per come il risultato è maturato“.
Berrettini ko: Musetti non ha avuto alcuna pietà
Musetti non ha brillato neanche in Coppa Davis, cosa che ha stupito, e non poco, tanto gli appassionati quanto gli addetti ai lavori, incluso, per l’appunto, lo stesso Tartarini.
Soprattutto perché, così pare, nei giorni che hanno preceduto l’atto conclusivo della competizione a squadre sembrava particolarmente in palla. Cosa confermata anche dal suo coach. “Certo, e dirò di più. Lui ha scelto di non giocare a Belgrado per essere pronto a Malaga e nei set giocati tutti i giorni contro Berrettini in allenamento ha sempre vinto“.
“Il giorno prima della partita contro l’Argentina le dico che gli ha fatto 6-1…Per cui, Filippo (Volandri, ndr) non è impazzito, come qualcuno ha scritto, ma ha scelto sulla base di quello che il campo aveva dimostrato. C’è del rammarico sul fatto che mentalmente sia mancato e io spero che si riesca a trovare il modo per avere maggior continuità perché il livello ce l’ha”.