Sinner, aveva ragione Berrettini: solo menzogne

Berrettini ci aveva visto giusto: Sinner con le spalle al muro.

Quando, sul palcoscenico dei SuperTennis Awards, Jannik Sinner aveva confessato quanto gli dispiacesse, ogni volta, battere i suoi amici, Matteo Berrettini non era riuscito a trattenersi. Scoppiando a ridere aveva detto “Ma che c**** dici?”, alludendo al fatto, sostanzialmente, che nello sport non ci sia spazio per i sentimenti e per l’amicizia.

Sinner
Sinner, aveva ragione Berrettini: solo menzogne (AnsaFoto) – Ilveggente.it

E aveva ragione, probabilmente, l’ex numero 6 del mondo, quando insinuava che una vittoria è pur sempre una vittoria e che si fa presto a dimenticare gli affetti quando si scende in campo. Lo dimostra il fatto che, nelle scorse ore, un certo tennista abbia detto, nel bel mezzo di un’intervista, qualcosa di particolarmente significativo che ben si lega, per l’appunto, a quella chiacchierata che il numero 1 del ranking ha fatto, qualche settimana fa, con Piero Chiambretti.

Quel qualcuno è Flavio Cobolli, il tennista italiano che ha chiuso il 2024 al 34esimo posto della classifica mondiale e che, ad oggi, è il terzo miglior giocatore italiano. Hanno riecheggiato in ogni dove le risposte che ha dato al Corriere dello Sport nei giorni scorsi, quando, in un’intervista ad hoc, è stato invitato a stilare un bilancio dell’anno che si è lasciato alle spalle e a fare delle previsioni su quello che, invece, è oramai all’orizzonte.

Amici ma non troppo: Cobolli spietato

Ha le idee molto chiare, il campione romano, cresciuto insieme a Matteo Berrettini e follemente innamorato, come del resto lo sono il romano e l’altoatesino, del tennis.

Cobolli
Amici ma non troppo: Cobolli spietato (AnsaFoto) – Ilveggente.it

“Non fisso mai dei punti di arrivo – ha detto al Corsport – Il 2025 lo vivo come una nuova partenza in cui spero di confermare ciò che ho fatto di buono nell’ultimo anno. Non parlo dei risultati, ma della serietà che ho messo nel lavoro e della voglia di crescere. L’obiettivo in campo sarà provare a mettere tutti in difficoltà”

Due in particolare, vale a dire Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, che è sì suo connazionale, ma anche nemico da battere: “Loro due – ha detto Cobolli – sono il presente e saranno il futuro di questo sport. Arrivare al loro livello è molto difficile per tutti, ma spero che il divario alle loro spalle si possa appiattire, in modo da metterli più in difficoltà, cosa che non ci è riuscita troppo quest’anno. Detto ciò – ha subito precisato – faccio sempre il tifo per Jannik e stimo molto Carlos, quindi sono molto contento quando fanno buoni risultati”.

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