Bomba su Sinner e Berrettini, la sorpresa è clamorosa e si piazza in mezzo ai due. A fine anno è arrivato il tempo di fare i bilanci. La situazione
Per il tennis italiano, il 2024, è stato un anno incredibile, il migliore di tutti i tempi. Il migliore di tutti. Jannik Sinner ha vinto due Slam, piazzandosi il primo nella classifica ATP; lo stesso Jannik ha vinto le ATP Finals di Torino e, la nazionale italiana, si è confermata come la squadra più forte del mondo trionfando, di nuovo, in Coppa Davis. Insomma, meglio non poteva proprio andare.
E come ogni anno, quando ognuno fa un bilancio di quella che è stata la propria vita, è tempo anche di fare le pagelle per gli sportivi impegnati nel corso di questi lunghissimi mesi. E chi meglio di Paolo Bertolucci, commentatore Sky che ha seguito da vicino le vicende azzurre, avrebbe potuto fare meglio? Crediamo nessuno, ovvio. E infatti, al canale che parla di sport tutto il giorno e per tutti i giorni, l’ex tennista ha detto la sua sulla stagione di Sinner e Berrettini, i più importanti tennisti azzurri per distacco. E in mezzo, ovvio, c’è anche la sorpresa.
Bomba su Sinner e Berrettini: c’è anche Musetti
Numero uno e basta, Jannik: questo il commento di Bertolucci. “L’unico che che può in qualche misura contrastarlo oggi è Carlos Alcaraz. Ma la classifica Atp – che è una sorta di campionato di calcio – parla chiaro sulla sua continuità di risultati e il vantaggio in punti di Sinner è notevole. Medvedev ormai quando va in campo con lui sembra non trovare più il modo di fare partita. Zverev in certe situazioni, a mio avviso, può anche batterlo, ma su dieci match otto volte vince Jannik. Gli altri sono troppo lontani”.
Poi su Matteo: “Dopo la straordinaria partita contro Sinner a Wimbledon e i tornei che ha vinto sulla terra battuta in estate mi attendevo qualcosa di più nella seconda parte dell’anno. Straordinario in Coppa Davis e a Malaga ma dopo Wimbledon nei tornei mi sarei aspettato qualcosa di più da lui”. E infine, Bertolucci, piazza anche il commento di Lorenzo Musetti. Da lui ci si aspettava di più, però c’è quella medaglia Olimpica che un po’ il giudizio finale lo cambia: “Poteva puntare più in alto. Ci sono stati troppi inciampi – ha commentato – un giocatore del suo livello e della sua classe e con il suo braccio non può perdere certe partite che alla fine ha perso”. Nonostante la medaglia, quindi, giudizio finale non del tutto positivo.