Berrettini, si torna sempre dove si è stati felici.
Ha portato con sé la Coppa Davis. La versione in miniatura, s’intende, giacché l’insalatiera vera e propria è un po’ ingombrante da scarrozzare in giro come se niente fosse. Ma, soprattutto, Matteo Berrettini ha portato con sé la sua allegria, quella voglia di giocare e di vincere che forse aveva smarrito per strada ma che, per fortuna, ha poi ritrovato.
Si è visto questo, ma anche molto altro di più, al circolo Aniene di Roma, un luogo che occupa un posto molto speciale nel cuore dell’ex numero 6 del mondo. Il suo punto di partenza, se vogliamo. Il tennista capitolino ha parlato spesso di quanto magico fosse il luogo in cui tutto è iniziato e ha dato continuità alle sue parole, nei giorni scorsi, facendovi ritorno dopo un bel po’ di tempo. Tornato dalla Spagna per trascorrere il Natale con i suoi cari, ha trovato il tempo e il modo di partecipare ad un evento del quale, manco a dirlo, è stato campione indiscusso.
A fare gli onori di casa c’era il presidente, Massimo Fabbricini, e sono stati tantissimi i tifosi accorsi ad Aniene per plaudire a Berrettini e congratularsi con lui per il titolo di campione del mondo vinto qualche settimana fa in quel di Malaga. Nonché per ascoltare racconti e aneddoti del finalista di Wimbledon 2021, che quando c’è da parlare non si risparmia mai, anzi. Tanto è vero che, per l’appunto, ha approfittato di questa bella occasione per tirare fuori dal cilindro le belle sensazioni che, evidentemente, questo circolo gli trasmette ancora oggi.
Durante le interviste di rito ha parlato della Coppa Davis, dei buoni propositi e dei desideri per il 2025, ma non solo. Ha anche reso un giustissimo tributo alla struttura in cui, giorno dopo giorno, ha gettato le basi per costruire la sua formidabile carriera.
“Ho iniziato il mio percorso qui quando avevo 14 anni, quindi 14 anni fa. Guardo i campi e mi vengono in mente tutti i momenti in cui mi sono divertito – queste le parole, scelte con grande cura, con cui ha descritto il circolo Aniene di Roma – Negli ultimi anni ho vissuto momenti meno belli, ma la Davis mi ha riportato il sorriso e la voglia di fare bene, la ciliegina sulla torta di un anno comunque importante, che penso possa darmi la spinta per il futuro”.
“Per il 2025 – ha aggiunto subito dopo – c’è tanto tennis, spero, gusto di giocare, tanta voglia di fare bene, di sorridere e di allenarmi in modo intenso – ha concluso – L’anno scorso non ho giocato in Australia e c’è tanta voglia di giocare lì”. E una voglia spasmodica, da parte nostra, di vederlo giocare e, magari, vincere pure.
Questo contenuto è stato modificato 22 Dicembre 2024 10:32
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