Sos Fognini: la confessione a sorpresa sciocca i tifosi

Fognini lo ha detto una volta per tutte: è così che sono andate le cose.

Un carattere fumantino, a tratti addirittura ingestibile. È in questo modo che abbiamo imparato a conoscere Fabio Fognini, il tennista nel quale tutti gli italiani, fino a qualche anno fa, riponevano le proprie aspettative. L’atleta che tante gioie e soddisfazioni ci ha regalato e continua a regalarci, anche adesso che l’uscita di scena sembrerebbe essere, ormai, all’orizzonte.

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Sos Fognini: la confessione a sorpresa sciocca i tifosi (LaPresse) – Ilveggente.it
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Mai dire mai, però, quando si parla del campione di Arma di Taggia. Se c’è una cosa che Fognini ci ha insegnato è proprio la tenacia, la forza di andare al di là della propria comfort zone. Aveva detto che mai e poi mai, dopo la parentesi nel circuito maggiore, sarebbe tornato a giocare tornei meno prestigiosi, invece lo ha fatto. Lo ha fatto e siamo contenti di questo passo indietro, perché continuando a giocare ha capito di avere ancora diverse cartucce da sparare.

Smettere di farlo da un giorno all’altro, di contro, non avrebbe reso onore alla sua straordinaria carriera. Una carriera che è stata caratterizzata da alti e bassi, quello è poco ma sicuro, ma nel corso della quale si è anche regalato delle soddisfazioni immense ed incommensurabili. Intervallate, di tanto in tanto, a dispetto dei suoi modi apparentemente burberi e glaciali, da qualche “crisi”.

Fognini a ruota libera: è successo anche a lui

Lo ha confessato proprio lui, nelle scorse ore, nell’intervista rilasciata a Relevo, nell’ambito della quale ha anche annunciato la volontà di scrivere un libro. E di raccontare, nelle sue pagine, la verità su quello che è accaduto con Filippo Volandri e con la Nazionale azzurra di tennis.

Fognini
Fognini a ruota libera: è successo anche a lui (LaPresse) – Ilveggente.it

Al di là di questo, però, ha affrontato un altro tema spinosissimo. In un modo, peraltro, che ha scioccato i tifosi, non fosse altro perché è sempre sembrato che Fognini fosse tutto d’un pezzo e che niente e nessuno potesse scalfirlo.

“L’aspetto mentale? Penso che sia sottovalutato – ha risposto alla domanda che gli è stata rivolta durante l’intervista – quando in realtà è una questione fondamentale. Le persone hanno ancora paura nel riconoscere questo tipo di problemi. Io nel corso della mia carriera ho sofferto di attacchi di panico, ma non me ne vergogno. Sono spiacevoli, ma sono anche carichi di informazioni. Ho sempre cercato di chiedere aiuto, di trovare soluzioni. Dobbiamo affrontare tutte queste cose senza avere paura”.

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