Baraonda Sinner: gliene ha dette di tutti i colori

Jannik Sinner, impossibile fermarlo: non si è ancora arreso.

Non dovrebbe fare notizia. Non più, per lo meno. Dovremmo esserci ormai abbondantemente abituati ai colpi di testa di Nick Kyrgios, un giocatore che pur avendo un talento incommensurabile non è provvisto, ahinoi, di “filtri”. Ha dimostrato di non averceli sin dal giorno in cui ha debuttato nel circuito maggiore, dicendone di cotte e di crude a proposito dei suoi colleghi e rivali e non solo.

Sinner
Baraonda Sinner: gliene ha dette di tutti i colori (LaPresse) – Ilveggente.it

Ha un’opinione su tutto e ce l’ha avuta anche quando si è trattato di commentare la notizia relativa alla positività di Jannik Sinner ai test anti-doping. Da quel momento in poi è stato un fiume in piena. Inarrestabile, imprevedibile. Non c’è stato giorno, praticamente, in cui non abbia parlato del suo rivale altoatesino, del quale sembrerebbe non fidarsi al 100%. Non crede neanche un po’, così pare, all’ipotesi, data per buona anche dal tribunale indipendente, della sua totale innocenza ed estraneità ai fatti.

Ce l’ha quasi a morte, anzi, oseremmo dire, con il numero 1 del mondo. Al punto che, nei giorni scorsi, intervenendo ai microfoni del Nothing Major Podcast, si è lasciato sfuggire una considerazione poco gradevole: “Se incontrerò Sinner – ha detto il bad boy australiano – scatenerò tutto il pubblico contro di lui. Sarà una bolgia totale. Metterei da parte qualsiasi tipo di rispetto e farei di tutto per vincere”.

Sinner nella bufera: “Gli imbecilli servono”

Una frase che racchiude alla perfezione la rabbia, per certi versi del tutto incomprensibile, che nutre nei confronti di Sinner, nei confronti del quale ha intrapreso una vera e propria campagna diffamatoria.

Sinner e Binaghi
Sinner nella bufera: “Serve avere degli imbecilli” (LaPresse) – Ilveggente.it

Fortuna che ci ha pensato Angelo Binaghi, presidente della Fitp, a ridimensionare queste spiacevoli dichiarazioni. Lo ha fatto a caldo, mentre partecipava alla cerimonia dei Collari d’oro, a Roma, nel corso della quale ha discusso, appunto, anche delle accuse di doping mosse al numero 1 del mondo. “Ho detto a Jannik che serve anche avere degli imbecilli che ti attacchino nella vita così come succede a lui”: queste le parole di Binaghi, che chiaramente faceva riferimento a Kyrgios e alle sue ignobili accuse.

“Gli attacchi – ha continuato – sono ulteriori onori, mi preoccuperei se uno come Kyrgios dicesse che stiamo facendo bene. Se si incontrassero in Australia io ci sono e due risate me le farei”. E lo speriamo tutti, a questo punto, che il sorteggio li metta uno di fronte all’altro, non fosse altro per scoprire per chi parteggerebbe il pubblico di Melbourne.

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