Ultim’ora, Sinner spaventato: bomba sulla squalifica

Ultim’ora Sinner: il tennista azzurro si spaventa davanti alle dichiarazioni. Ecco le parole che fanno tremare il numero uno al mondo

Le vacanze sono già finite: Jannik Sinner da un po’ di giorni si sta allenando a Dubai in vista del 2025, l’anno della consacrazione. Chiudere il 2024 al primo posto nella classifica mondiale Atp il tennista azzurro, che spera di rimanerci ancora a lungo davanti a tutti. Le qualità, sia tecniche che mentali – e lo ha dimostrato ampiamente – non mancano per rimanere lì.

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Ultim’ora, Sinner spaventato: bomba sulla squalifica (Lapresse) – Ilveggente.it

Certo, l’anno prossimo – e si vocifera intorno ai primi giorni di febbraio – arriverà la decisione del Tas di Losanna dopo che la Wada ha presentato ricorso per via di quella positività al Clostebol, sostanza proibita, che ha accesso il dibattitto intorno a Sinner. Il numero uno al mondo ha pagato già quello che avrebbe dovuto pagare, ricordiamo che una sentenza c’è stata oltre l’assoluzione. Ma la Wada ha deciso inaspettatamente di andare avanti e non molla la presa, nonostante, dal 2027, abbia già fatto capire che verranno cambiate alcune regole su alcuni temi.

Ultim’ora Sinner, le parole di Niggli

“La nostra posizione è che esista ancora una responsabilità di Sinner”. Il direttore generale della Wada Oliver Niggli torna sul caso Clostebol, che ha visto coinvolto il numero uno della classifica Atp. “Non ci sarà nulla entro la fine dell’anno. Nella decisione si è ritenuto che non vi fosse alcuna colpa di Sinner. La nostra posizione è che esiste ancora una responsabilità dell’atleta nei confronti di coloro che lo circondano. Quindi è questo punto giuridico che sarà discusso al TAS. Non contestiamo il fatto che possa essersi trattata di contaminazione ma riteniamo che l’applicazione delle norme non corrisponda alla giurisprudenza”.

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Ultim’ora Sinner, le parole di Niggli (Lapresse) – Ilveggente.it

Parlando all’agenzia di stampa AFP, ha pure aggiunto che la preoccupazione è legata alla protezione degli atleti. Personalmente trovo che la tutela della reputazione di un atleta debba essere la nostra prima preoccupazione. Viviamo in un mondo in cui i social sono quello che sono e fanno sì che una reputazione possa andare in fumo in brevissimo tempo”. Insomma, per Sinner, le cose potrebbero andare diversamente da come è giusto.

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