Tutti in lacrime per Berrettini: ecco perché.
Un infortunio. Poi un altro. E un altro ancora. Non si può certo dire che Matteo Berrettini sia un tennista particolarmente fortunato, anzi. Nel corso della sua carriera ha dovuto affrontare un bel po’ di intoppi e superare parecchi incidenti di percorso che hanno avuto ripercussioni inevitabili, come facilmente intuibile, sul prosieguo della sua carriera.
Se il suo corpo non avesse fatto le bizze oggi sarebbe ancora, molto probabilmente, in top ten. Queste disavventure hanno invece compromesso il suo status di top player, causando addirittura, ad un certo punto, l’uscita dalla top 100. Ma il gigante romano adesso è finalmente tornato e ha tutta l’aria di voler recuperare il tempo perso, oltre che di riprendersi ciò che il destino, assai beffardo, gli ha portato via. Non lo si vedeva così sereno e determinato da un po’, segno che ha risolto non solo i problemi fisici, ma anche il blocco psicologico che, ad un certo punto, lo ha messo a dura prova.
Berrettini ha confessato di aver pensato al ritiro in più occasioni, ma di essere poi riuscito, con l’aiuto delle persone a lui care, a risalire la china e a ritrovare la motivazione. Il suo percorso ha avuto un esito positivissimo e lo si evince dal modo, assolutamente esemplare, con cui ha affrontato e vinto quella Coppa Davis che gli era rimasta, lo scorso anno, sul groppo. Ma c’è un’altra prova ancora a supporto del suo ritrovato amore nei confronti del tennis.
Matteo ha scritto al suo sport del cuore una lettera strappalacrime e ci hanno pensato i profili social dell’Atp Tour a darne diffusione. Le sue parole, in men che non si dica, sono diventate virali, dando prova, ancora una volta, di quanto grande sia il cuore del martello romano. E di quanta passione metta in ciò che fa.
“Mi sentivo come se tu fossi l’amore della mia vita – inizia così la lettera di Berrettini – Eri impegnativo. E lo sei ancora, impegnativo. Ma questo è probabilmente il motivo per cui mi piaci così tanto”. “Non siamo partiti col piede giusto – ha scritto ancora – ma siamo stati bravi a cambiare e ora io mi diverto con te, completamente”.
“Mi hai insegnato tutto ciò in modo duro, qualche volta. Ma questo è il motivo per cui sono qui. Io penso che ogni cosa negativa, se così possiamo chiamarla, sia quello che mi ha portato qui, a godermi tutto al massimo. Ho vinto qualche titolo, ho raggiunto la finale di uno Slam. Ho giocato le ATP Finals a Londra e a Torino. Mi hai insegnato a essere resiliente, combattivo, a credere nelle persone con cui lavoro”. Una dichiarazione d’amore in piena regola da parte di un giocatore che, anche nella cattiva sorte, non ha mai smesso di crederci e di sperare.
Questo contenuto è stato modificato 12 Dicembre 2024 07:04
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