Bomba Sinner, fan gelato: carriera a rischio

Bomba Sinner: il cambio delle regole sul doping forse aiuta Jannik. Ma il fan è gelato. Carriera che rimane clamorosamente a rischio

C’è qualcuno, giustamente, che in tutti i modi cerca di prendere le difese di Jannik Sinner. Quanto successo al tennista azzurro, che come sappiamo è ancora sotto osservazione dal Tas di Losanna dopo la decisione di fare ricorso della Wada, mette a rischio il futuro.

Sinner
Bomba Sinner, fan gelato: carriera a rischio (Lapresse) – Ilveggente.it

Molte parole sono state dette e tantissime altre verranno dette nel corso delle prossime settimane. Jannik, nel frattempo, ha ripreso ad allenarsi per iniziare a programmare gli impegni dell’anno prossimo, come se non rischiasse nulla. Sa di essere in buona fede, sa di aver fatto tutto correttamente. E questo gli permette di pensare con un po’ di tranquillità. Detto questo, anche Rublev, che ha parlato all’agenzia di stampa francese Afp, in un’intervista poi ripresa dal sito della Gazzetta dello Sport, ha preso le difese del tennista azzurro. Parlando in questo modo.

Rublev difende Sinner: ombre sul futuro

“Non puoi augurare a nessun giocatore di vivere una situazione del genere – ha detto -. Non riesco a immaginare lo stress o l’ansia che ha provato durante tutto questo tempo. Se l’è cavata molto bene, ha continuato a giocare al suo miglior livello ed è riuscito a dominare il circuito nonostante tutto vincendo titoli. È davvero impressionante quello che ha fatto” ha esordito il tennista, che poi è entrato nel merito della vicenda doping, sottolineando quelli che sono dei punti oscuri sulla questione.

Rublev
Rublev difende Sinner: ombre sul futuro (Lapresse) – Ilveggente.it

“Penso – ha spiegato ancora Rublev – che il sistema antidoping dovrebbe essere un po’ più comprensibile. Nel tennis le regole sono rigidissime, più che in altri sport. Sento che ogni piccolo errore, anche se non intenzionale, può minacciare la carriera di chiunque” ha sentenziato. Anche in questo caso, quello di Sinner, il rischio di una squalifica rimane enorme nonostante l’azzurro non abbia nessuna colpa e nonostante, perché questo lo hanno detto gli esperti, la quantità di Clostebol trovata non abbia potuto minimamente influire sulle sue prestazioni in campo. Ma nonostante tutto siamo ancora qui a parlare di tutto questo, quando la cosa corretta sarebbe stata archiviare a andare avanti. Speriamo che i professionisti vengano ascoltati. 

 

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