Ribaltone classifica ATP: c’è Alcaraz davanti a Sinner. Ecco cosa ci dicono i numeri clamorosi di questo ultimo mese dell’anno 2024
Jannik Sinner chiuderà l’anno in testa alla classifica ATP. E, sicuramente, sarà davanti a tutti anche dopo l’Australian Open, il primo Slam del nuovo anno, visti i punti di vantaggio che è riuscito ad accumulare rispetto ai rivali.
Ventisette settimane davanti a tutti, questo è lo score dell’italiano, che è uno dei quattro giocatori in attività che è riuscito a prendersi il tetto del mondo. Insieme a lui, ovviamente, Carlos Alcaraz, ma anche Djokovic e Daniil Medvedev, campione Slam all’Us Open 2021. Medvedev è stato numero 1 Atp per 16 settimane. Non citiamo i trofei vinti dagli altri due, non basterebbe una giornata per leggerli tutti soprattutto quelli del serbo. C’è, però, una cosa da dire: in generale, e togliamo comunque Nole che ha fatto un altro sport, praticamente, per molti anni, esiste un dato che mette in mostra un’altra cosa: Sinner è dietro Alcaraz.
Ribaltone classifica ATP: Alcaraz davanti
Ventisette settimane non bastano, per il momento, per mettersi davanti allo spagnolo che sarà sicuramente il rivale di Sinner per molti e molti anni: Alcaraz, infatti, nel corso della propria carriera è rimasto da solo in cima alla classifica Atp per 36 settimane. Di sicuro, Jannik, si avvicinerà in questi ultimi mesi e potrebbe anche ribaltare tutto questo, ma al momento il dato è questo e bisogna tenerlo in considerazione. Ci dice una cosa, ci dice che per rimanere ad altissimi livelli, e magari migliorarsi ancora, Sinner deve lavorare per cercare di mettere a puntino tutti quelli che, secondo lui – se ma ce ne sono, perché noi non vediamo – i punti deboli dove potrebbe cedere qualcosa rispetto ai suoi avversari.
Il 2024 si chiuderà nel migliore dei modi, come detto. E il 2025 si spera possa regalare a Sinner la notizia più bella, quella che tutti aspettano e che ovviamente è relativa al caso Clostebol che purtroppo ancora lo vede protagonista. Il Tas di Losanna nei prossimi mesi deciderà nel merito della richiesta della Wada. E se tutto dovesse andare come sarebbe giusto, allora staremmo qui a festeggiare tutti.