Berrettini, ma che dici? Il siparietto è diventato subito virale.
Se non avessero sfondato nel circuito maggiore e non avessero avuto il talento di cui, invece, sono palesemente dotati, sarebbero stati senza ombra di dubbio due mattatori. Insieme, però, perché è così che funzionano, perché è quando sono l’uno accanto all’altro, sul palcoscenico ma non solo, che riescono a dare il meglio di sé.
Matteo Berrettini e Jannik Sinner sembrano due amici di vecchia data. Si prendono in giro a vicenda, si stuzzicano, ridono di gusto nel modo più genuino e spontaneo possibile. Ed è proprio perché sono così affiatati che il pubblico azzurro stravede, nel vero senso della parola, per questa coppia così indiscutibilmente unica nel suo genere. Ecco perché non ci ha mai stupiti l’entusiasmo con cui, qualche settimana fa, fu accolta la decisione di mister Volandri di schierarli nel doppio decisivo alle Finals della Coppa Davis.
In occasione del gala della Fitp, nel corso del quale Supertennis ha assegnato gli Oscar del tennis, hanno dato vita ad un vero e proprio show a quattro mani. Anzi, a sei, considerando che insieme a loro c’era anche Piero Chiambretti, che è subito riuscito a cogliere le sfumature più impercettibili dei due ragazzi e a giocare su di esse.
Virale è diventata la battuta sul perché Sinner volesse rinascere Berrettini, ma anche Matteo ha regalato al pubblico una perla di quelle destinate a circolare in lungo e in largo sui social network e non solo.
Quest’altra gag è iniziata nel momento in cui Chiambretti ha chiesto a Sinner se gli dispiaccia o no, durante la stagione, battere un amico. Jannik è stato molto carino e diplomatico e ha risposto “Sempre”, senza indugio e senza esitazione. A quel punto, però, il suo amico e collega romano proprio non ha resistito: ha dovuto dire la sua e, entrando a gamba tesa in questo siparietto, si è lanciato in un commento esilarante, ossia “Ma che c**** dici?!?”.
La spiazzante sincerità del campione romano ha fatto venir giù il teatro dei Supertennis Awards, non fosse altro per il modo in cui lo ha detto e per il fatto che proprio non se l’è bevuta. Perché saranno anche amici e complici, sì, ma quando si gioca a tennis non si guarda in faccia nessuno. Men che meno se si è in vetta al ranking Atp.
Questo contenuto è stato modificato 7 Dicembre 2024 10:50
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