“Squalifica brutale”: verdetto pesantissimo per Jannik Sinner che ancora non conosce il suo futuro. E le parole dell’ex tennista ci dicono questo
Siamo tutti in attesa di capire quale sarà il destino di Jannik Sinner: siamo tutti in attesa di capire come si muoverà il Tas di Losanna dopo che la Wada ha deciso di presentare ricorso in seguito all’assoluzione.
E più o meno, ormai, siamo vicini ad una decisione finale che secondo alcuni dovrebbe arrivare nei giorni successivi al primo Slam della stagione, quello in programma in Australia a gennaio e nel quale, Sinner, si presenterà da campione in carica. Poche settimane per chiudere una questione che ormai si protrae da mesi e che ancora, evidentemente, non è conclusa. E Sinner, in tutto questo, perché siamo certi sia andata così, non si è nemmeno potuto godere appieno tutti i trionfi che sono arrivati da aprile in poi. Sì, perché la sua positività, appunto, è uscita fuori proprio in quel mese. Tutto nascosto fino ad agosto, quando il caso è scoppiato in maniera clamorosa.
“Squalifica brutale”: la sentenza di Roddick
L’ex tennista statunitense, all’interno del suo podcast, ha parlato appunto della squalifica attesa per Sinner. E lo ha fatto in questo modo, schierandosi dalla parte del numero uno al mondo. Chi è intelligente non può fare davvero altro. “Mi spiace ripetermi, ma non penso che Jannik sapesse, non credo sia così stupido, altrimenti sarebbe il miglior giocatore sulla terra e il peggior dopato della storia”.
“Forse riceverà almeno un mese di sospensione visto che è stato dato a Swiatek – ha aggiunto Roddick -. Forse tre mesi, che gli permetterebbero di non saltare nessuno slam, ma una sanzione dai sei mesi in su sarebbe brutale. Penso che l’atteggiamento della Wada sia completamente non professionale. Non puoi tenere in ballo una persona per così tanti mesi. Sembrano così poco organizzati e stupidi francamente“. Queste la parole di Roddick che fotografano nel migliore dei modi la situazione.