Sinner, è deciso: appuntamento all’anno nuovo.
C’è una differenza sostanziale tra la vittoria in Coppa Davis dello scorso anno e il bis di qualche settimana fa. “La prima è quella dell’emozione, la seconda è quella del lavoro”: ne è convinto Filippo Volandri, ancora palesemente emozionato al pensiero di aver guidato un battaglione forte al punto da aver vinto non una, ma ben due insalatiere di fila. E se è vero che il merito è di chi in campo ha lottato senza risparmiarsi, è altrettanto vero che le sue strategie hanno funzionato su tutta la linea, dalla prima all’ultima.
Cosa che sa non bene, ma benissimo, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, esattamente come nel 2023, vuole stringere personalmente la mano a tutti gli eroi del tennis azzurro. Lo farà nel mese di gennaio, quando i ragazzi di Volandri, ovviamente scortati dal loro coach di fiducia, raggiungeranno il Quirinale per festeggiare la vittoria a Malaga nel migliore dei modi.
Gli azzurri avevano già ricevuto, per la verità, un altro prestigioso invito istituzionale. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, aveva sottolineato, nel corso della trasmissione radiofonica La politica nel pallone, quanto gli avrebbe fatto piacere se i campioni della Davis avessero partecipato al concerto di Natale. Sapeva già, però, che quella del 22 dicembre sarebbe stata una data complicata, poiché tutti i tennisti saranno già impegnati, a ridosso delle feste, nella off season.
Sinner, si “sale”: il Quirinale si colora d’azzurro
Non ci saranno, ma l’invito al Quirinale è stato accolto, invece, con grande entusiasmo. Con una doverosa precisazione: o tutti, o nessuno.
In teoria, solo gli effettivi giocatori del magico quintetto dovrebbero poter stringere la mano al presidente della Repubblica, ma non sarà così. Esattamente come, lo scorso anno, Mattarella aveva spalancato le porte della sua “casa” anche a Matteo Berrettini, sebbene il romano non avesse potuto giocare, anche stavolta si aggiungeranno dei posti a tavola per chi merita, indipendentemente da tutto, di esserci.
“A gennaio andremo dal Presidente della Repubblica e ci saranno tutti i protagonisti, compresi Cobolli e Arnaldi, che erano a Bologna e per me hanno vinto la Davis come quelli che erano a Malaga”, ha detto Volandri, per poi aggiungere che quella di qualche settimana fa “è una vittoria del gruppo, e per me è la cosa più importante”.