Berrettini, non c’è mai stato momento migliore: l’ha detto chiaro e tondo.
C’è stato un momento in cui tutti lo hanno pensato. Incluso il diretto interessato, vale a dire Matteo Berrettini. Perché quando si ha l’impressione che il destino non abbia più nulla di buono in serbo per noi, gettare la spugna sembra la sola opzione possibile. Non è così, però, tanto è vero che, nuotando controcorrente, il romano è riuscita a farla franca.
Sebbene il suo corpo abbia spesso fatto le bizze e ostacolato il suo futuro da top player, il martello che nel 2021 ha centrato la fine di Wimbledon non si è mai dato per vinto. Ha pensato, ad un certo punto, che ritirarsi fosse la cosa più sensata da fare, ma per fortuna la sua razionalità, alla fine, ha avuto la meglio. Ed è davvero un bene che ci abbia riflettuto a lungo, prima di agire, perché se lo avesse fatto non avrebbe vissuto tanti dei bellissimi momenti che, invece, si è regalato in questi dodici mesi.
Non ci riferiamo solo ed esclusivamente ai tre titoli che ha vinto in singolare, benché resti inteso che anche quelli hanno un valore imprescindibile e un significato altrettanto speciale. Parliamo soprattutto della Coppa Davis, perché è innegabile che sia in larga parte merito di Berrettini se l’Italia, per il secondo anno di fila, è riuscita ad assicurarsi la prestigiosa insalatiera in palio nella competizione a squadre. Ha dato un contributo decisivo e tutto si può dire meno che il suo successo sia stato casuale.
Ne è certo Andy Roddick, che nel suo podcast, in qualità di ex tennista, non ha potuto fare a meno di parlare del movimento italiano. Movimento che sappiamo essere on fire come non mai, tanto sul fronte maschile quanto su quello femminile.
Complimenti all’Italia, il successo non è un caso e non c’è solo Sinner – ha detto lo statunitense in Served with Andy Roddick – È stato un anno strepitoso per il tennis italiano. Non è un caso che l’Italia abbia vinto la Coppa Davis maschile e la BJK Cup femminile, non c’è nulla di casuale in tutto questo. L’Italia ha cercato il modo per sviluppare i giocatori, ha dato tante opportunità ai giocatori con un contenimento dei costi a carico degli atleti. L’Italia ha preso le decisioni giuste, ha fatto gli investimenti corretti: ora, l’Italia è al vertice del tennis mondiale, si parte da Sinner e si prosegue con tutto il movimento”
“Matteo Berrettini – ha continuato – non ha potuto giocare nella finale della Coppa Davis 2023. Quest’anno ha vinto 3 match senza mai perdere. In carriera ha vinto un Queen’s, è arrivato in finale a Wimbledon e il Covid lo ha fermato quando sarebbe stato uno dei 3-4 favoriti. Mi aspetto grandi cose da lui il prossimo anno, è un giocatore fenomenale sul veloce”. Della serie ora o mai più.
Questo contenuto è stato modificato 2 Dicembre 2024 13:00
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