Sinner, era scritto nel destino, questo è poco ma sicuro: lo si evince chiaramente da questo filmato.
Campioni si nasce o si diventa? Bel quesito, questo. Molto farraginoso, certo, almeno quanto quello, vecchio come il mondo, relativo all’uovo e alla gallina. Chi dei due sia nato prima non si sa, esattamente come, del resto, è impossibile stabilire se sia vero, come si dice, che certe persone abbiano la stoffa per diventare delle stelle e che altre, invece, ne siano sprovviste.
Quel che è certo è che Jannik Sinner un talento formidabile ce l’ha. Ce l’aveva nel Dna, probabilmente, ma è solo grazie alla sua incredibile dedizione e abnegazione che è riuscito a coltivarlo e a farne un punto di forza, sino a diventare il colosso che è oggi e che non ha eguali, ora come ora, sulla faccia della terra. Il destino aveva in serbo per lui, probabilmente, un futuro nel mondo del tennis, ma senza il suo spirito di sacrificio, senza la sua forza di volontà, tutto questo non sarebbe stato possibile.
Il che risponde forse, almeno in parte, al nostro interrogativo di pocanzi. E la risposta, a nostro avviso, è che campioni un po’ si nasce e un po’ lo si diventa. Sempre a patto, però, che si coltivi nel modo giusto il talento di cui Madre Natura ci ha fatto dono. Che lo si innaffi, giorno per giorno, fino a raccoglierne i frutti.
Sinner predestinato: il video lo dimostra
Che poi è esattamente quello che Sinner, nel suo piccolo, ha fatto sin da quando ha impugnato per la prima volta una racchetta da tennis. Da quel momento in cui ha deciso che sarebbe diventato qualcuno e che lo avrebbe fatto proprio attraverso il tennis.
Guardate cosa fa il giovane #Sinner appena vinta la finale del campionato under 12 del 2013! Mentalità impressionante! 😮😮😮 pic.twitter.com/9zWWJu4jLd
— Enrico La Rosa ⭐️⭐️⭐️ (@larosaenrico) November 27, 2024
Il fatto che la mentalità da campione l’abbia sempre avuta lo si evince chiaramente non tanto dal suo palmares, che è comunque inequivocabile, quanto piuttosto da un video che, ciclicamente, torna a rimbalzare da un canale all’altro sulle varie piattaforme social. Un filmato che intenerisce e fa sorridere, ma che stupisce al tempo stesso, non fosse altro perché fotografa alla perfezione il suo modo di essere.
La clip in questione risale al 2013, anno in cui Jannik, battendo in due set Gabriele Felline nel Nike Junior Tour Event, vinse la finale Under 13. La partita si disputò nei campi del Club Med di Kamarina, in provincia di Ragusa, e fu proprio il vincitore, dopo aver stretto la mano al suo avversario e prima di correre a festeggiare, a ripulire il campo di terra rossa e ad appianarlo dopo il match. Un gesto inequivocabile dinanzi al quale non possiamo che ammettere che sì, è vero, è verissimo, che Sinner era destinato ad essere il numero 1 del mondo.