Berrettini, non è una novità: in fondo lo ha sempre saputo.
Sbaglia chi pensa che le separazioni debbano essere sempre e necessariamente dolorose e debbano comportare, manco fosse un obbligo, fratture insanabili. I sentimenti che ancora oggi legano Matteo Berrettini e Vincenzo Santopadre ne sono, del resto, la conferma. Hanno condiviso tanto, poi hanno deciso di prendere strade diverse. Eppure, ci sono sempre l’uno per l’altro e l’esempio che danno non è solo bello, ma anche molto istruttivo.
Istruttivo perché sono vicini pur essendosi allontanati, perché il rapporto di stima che li ha sempre legati non è cambiato di una virgola neanche nel momento in cui hanno stabilito, di comune accordo, che un po’ di aria nuova avrebbe fatto bene ad entrambi. Hanno deciso di farlo perché sapevano che, fondamentalmente, dopo tanti anni trascorsi fianco a fianco, e dopo aver tagliato insieme traguardi inimmaginabili, era la cosa giusta da fare. Quella più sensata, tanto per il tennista, quanto per il coach.
Ed è bellissimo, oggi, poterli “spiare”, di tanto in tanto, anche solo da lontano. Capacitarsi di come l’affetto che li lega sia rimasto immutato. Prendere atto di come Santopadre, dal canto suo, non perda occasione per tirare le parti di quello che, volente o nolente, resterà la sua gemma, il suo pupillo, per il resto dei suoi giorni.
Santopadre incorona Berrettini: “Un leader da sempre”
Lo ha fatto anche di recente, tornando a parlare di Berrettini nello studio di Tennis Talk, il programma di approfondimento sportivo che va in onda ogni lunedì su SuperTennis, il canale tematico della Fitp.
Nel corso della puntata si è a lungo discusso del successo che gli azzurri hanno ottenuto in Coppa Davis, ed è stato in quel frangente che Santopadre ha voluto spezzare ancora una lancia in favore di Matteo. Lasciandosi andare, nello specifico, ad una dichiarazione alquanto lusinghiera. A maggior ragione perché proviene, per l’appunto, da una persona che conosce il martello romano ancor meglio di quanto conosca le sue tasche.
“Matteo ha le virtù naturali di un leader da sempre, da quando giocavamo la Serie A all’Aniene”, sono le esatte parole che Santopadre ha speso per Matteo durante la trasmissione. “Lui e Jannik sono due leader con caratteristiche completamente differenti – ha poi aggiunto l’allenatore, che farà da consulente, nella prossima stagione, a Lorenzo Sonego – e possono convivere: a modo proprio, ognuno è leader in quella squadra e hanno l’uno per l’altro grandissimo affetto e stima reciproca”.